Val di Suga, l’azienda di Montalcino che fa parte del gruppo Angelini Wines & Estates, conta su 52 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 250.000 bottiglie ed è probabilmente la cantina toscana dove si è svolto il lavoro più articolato sul vigneto. Una mappatura rigorosa dei suoi appezzamenti, infatti, ha portato Val di Suga a stabilire un vero e proprio “sistema”, formato nel suo apice da tre Cru principali situati in tre diversi areali della denominazione: Vigna Spuntali (settore sud-ovest), Poggio al Granchio (settore sud-est, in zona Abbazia di Sant’Antimo) e Vigna del Lago (settore nord-est). Da quest’ultimo appezzamento è ottenuto il vino oggetto del nostro assaggio. La versione 2019 - maturata in legno grande per 24 mesi e successivamente lasciata per 6 mesi in cemento prima dell’imbottigliamento a cui fa seguito un affinamento in bottiglia di un anno - profuma di piccoli frutti rossi, agrumi, fiori appassiti, punta di matita e spezie. In bocca il vino e tendenzialmente sottile e saporito, dallo sviluppo croccante e dal finale che si allunga fragrante, giocando su rimandi ancora agrumati e dai tocchi terrosi.
(fp)
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