Val di Suga, insieme a Trerose (Montepulciano) e San Leonino (Chianti Classico), costituisce la quota toscana delle aziende che appartengono al mosaico enoico di Angelini Wines & Estates, a cui si affiancano la storica azienda Bertani in Valpolicella, Puiatti nell'Isonzo e Fazi Battaglia nel territorio del Verdicchio. L’azienda di Montalcino conta su 52 ettari a vigneto per una produzione complessiva di 270.000 bottiglie ed è probabilmente la cantina toscana dove si è svolto il lavoro più articolato sul vigneto. Una mappatura rigorosa dei suoi appezzamenti, infatti, ha portato Val di Suga a stabilire un “sistema” formato da tre Cru principali: Vigna del Lago (settore nord-est), Poggio al Granchio (settore sud-est, in zona Abbazia di San’Antimo) e Vigna Spuntali (settore sud-ovest). Da questo vigneto - il più asciutto e soleggiato dei tre versanti, posto a 300 metri sul livello del mare e caratterizzato da suoli calcarei di origine marine immersi nella macchia mediterranea - nasce il vino oggetto del nostro assaggio, prodotto per la prima volta sotto il segno del millesimo 1988. La versione 2016, che fermenta in cemento e affina poi per 24 mesi in tonneau, ha un'anima ematica spiccata, che via via cede il campo a profumi dolci di violetta e lampone; il sorso è subito fresco, leggermente dolce, elegantemente tannico, tanto da lasciare la bocca pulita e gradevolmente profumata di fiori.
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