Acquistata alla fine degli anni Ottanta del secolo scorso da Giulio Caporali, la Tenuta Valdipiatta - che conta oggi su 23 ettari a vigneto in biologico per una produzione complessiva di 70.000 bottiglie (lavorate in cantina con misura anche negli affinamenti effettuati in legno di varia misura) e che dovrebbe giovarsi della futura Uga “Cerliana” secondo il progetto Pievi del Consorzio - ha saputo nel corso della sua ormai più che trentennale attività dare ai suoi prodotti uno stile chiaramente definito e una non banale personalità, attraversando con coerenza un percorso di ricerca della qualità con pochi eguali a Montepulciano. Oggi la gamma dei vini ha davvero acquistato una fisionomia precisa e ben leggibile, anche sotto l’impulso di Miriam la figlia di Giulio che cura in prima persona le sorti dell’azienda di famiglia. Nel segno della continuità storica e stilistica, ci mancherebbe, ma anche con la consapevolezza di dover alzare sempre più l’asticella della qualità, obbiettivo che trova la sua realizzazione in vini dallo stile identitario, fatto di finezza ed eleganza più che di concentrazione e rotondità. Il Nobile di Montepulciano 2020 possiede profumi definiti di piccoli frutti rossi e sottobosco con leggeri rimandi speziati. In bocca, il vino si distende con misura e sapore, offrendo tannini precisi e buona fragranza acida, che accresce un finale ben articolato e dai rimandi fruttati.
(fp)
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