Il 1921, la data che compare nel logo aziendale, parla di origini profonde e di esperienza e tradizione. Ma il piglio di questa realtà di Levorano, porte del Salento, 120 ettari vitati, Negroamaro e Malvasia Nera oltre al Primitivo in campo e in rosso, più Verdeca, Malvasia, Fiano e un pizzico di Chardonnay sul fronte bianchi, è assolutamente e convintamente contemporaneo. Il team (coi figli del titolare in pista) è giovane, pimpante, convinto. E l’impostazione del prodotto (dalla pletora di certificazioni di qualità della cantina alla linea bio sollecitamente messa in campo o alla ’12 e mezzo’ giocata sull’alta bevibilità) ne è la prima riprova. I vini Varvaglione sono giocati su un florilegio di linee e target profondamente diversi e articolati. E con un’anima fortemente export oriented. La linea Papale (ambizione apicale, veste importante, collocazione in fascia medioalta e alta) ha come atout il Primitivo: e nella fattispecie, alla prova dell’assaggio, questo Oro, da alberelli sessantenni situati al cuore della Dop in un’area già proprietà (di qui l’etichetta) dell’unico papa pugliese della storia, Benedetto XIII. Il vino, intenso, avvolgente, elevato in un mix di legni (Francia e Usa) di diverse tostature e grana, sciorina con generosità fruttati maturi di prugna e sottobosco e empie (letteralmente) il palato di lunghe sensazioni. Da incontri con sapori importanti a tavola.
(Antonio Paolini)
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024