Il Susumaniello Rosé 2021 possiede un bel colore rosa tenue sfumato ad anticipare un bagaglio aromatico che sa di lampone, rosa, e fragoline di sottobosco con qualche cenno floreale. In bocca, il sorso è piacevolmente morbido all’attacco, facendosi poi più fragrante e sapido nel suo sviluppo, accentuandone l’impronta agile e beverina. Un vino versatile e facile da abbinare, decisamente adatto, servito fresco, anche agli aperitivi. L’azienda con sede a Leporano, in provincia di Taranto, centenario appena compiuto essendo stata fondata nel 1921, è uno dei marchi di punta della puglia enoica e conta su 400 ettari coltivati a vigneto per una produzione di 4.000.000 di bottiglie, che, evidentemente derivano da un’estensione ben più ampia (1.500 ettari di vigna totali) divisa tra appezzamenti in affitto e porzioni di terreni condotti da soci conferitori di provata affidabilità. La famiglia Varvaglione ha costruito questo imponente progetto enologico concentrando il proprio focus principalmente sulle uve locali - Primitivo, Negroamaro, Aglianico, Susumaniello, Verdeca, Falanghina, Malvasia e Fiano (con qualche modesta digressione, per esempio, sullo Chardonnay) - proponendone una declinazione distribuita su un ampio e articolato portafoglio etichette, legato ad uno stile che mette al primo posto precisione tecnica nell’esecuzione e intensità dell’espressione aromatica e gustativa.
(fp)
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