Il Nobile di Montepulciano 2019, ben riflette le caratteristiche di un’annata molto interessante per il territorio poliziano. I suoi profumi rimandano alla viola e ai frutti rossi maturi, a cui si uniscono rimandi di cioccolato e liquirizia. In bocca, il sorso è morbido e tonico al contempo, dai tannini bilanciati e dalla progressione solida, a terminare ancora su toni speziati. La cantina sociale di Montepulciano è una delle cooperative più antiche della Toscana enoica, essendo stata fondata nel 1937. Oggi, conta su 400 soci conferitori che lavorano 1.000 ettari di vigneti a biologico, per una produzione complessiva di 7.000.000 di bottiglie. L’attuale presidente è Andrea Rossi, ex sindaco di Montepulciano e Presidente del Consorzio del Nobile. Il che la dice lunga sul peso di questa realtà produttiva nell’areale. La composizione territoriale del bacino vigneti è assai articolata, abbracciando due regioni e 3 province: Siena, Arezzo e Perugia. Le vigne dei soci sono collocate a Montepulciano, Pienza, Cetona, Torrita, Sinalunga, Foiano, Castiglion Fiorentino, Cortona, Chiusi, ma ci sono anche i vigneti umbri di Città della Pieve e Castiglion del Lago. Il vitigno prevalente è il Sangiovese, insieme a Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Chardonnay, Grechetto, Trebbiano e Malvasia. A completare le linee produttive della cantina i vini a marchio Cantina del Redi, Poggio Stella e Astorre Noti.
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