Il Collio Friulano Ronco delle Cime, prima annata 1999, è l’altro Cru aziendale, insieme al Ronco delle Mele Sauvignon, che ha sancito il successo di Venica. La versione 2012 (che fa parte di “Selezioni d’Annata”, progetto avviato nel 2010 per apprezzare e approfondire la conoscenza di millesimi storici affinati per lungo tempo in cantina) ha colore giallo paglierino ambrato, e al naso mette in fila aromi di fiori appassiti, frutta gialla, cedro candito, torba e erbe aromatiche. In bocca il sorso è ancora vivace e di buona freschezza acida, dallo sviluppo compatto e dal finale persistente, che chiude su tocchi balsamici e mielati. Una storia aziendale dalle radici lontane che parte dal 1930 con Daniele Venica, passando per Delchi e arrivando all’attuale compagine condotto da Gianni Venica, dalla moglie Ornella e dai figli. La cifra stilistica dei vini di Venica è ormai ben definita nell’intero portafoglio etichette (350.000 la produzione complessiva): pulizia e freschezza protagoniste, nessuno spazio ad inutili appesantimenti, dato che il territorio del Collio - con le sue marne ed arenarie stratificate, note con il nome di “Ponka” - è in grado di originare prodotti già ben strutturati, capaci di esprimersi al meglio senza l’uso del legno. Un’azienda da 40 ettari a vigneto, peraltro, tutta immersa in un contesto paesaggistico splendido, ad un passo (e non è un modo di dire) dalla Slovenia.
(are)
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