Senza inutili giri di parole, la Doc Collio deve la sua notorietà attuale ad un ristretto numero di aziende e, soprattutto, ad una ancora più limitata schiera di vini, che ne hanno letteralmente sancito il successo. Ed uno di questi, è senz’altro il Sauvignon Ronco delle Mele di Venica. Ma perché si chiama così? Oggi il vigneto Ronco delle Mele si trova nella Doc Collio, ed è orientato verso le Alpi Giulie con vista sul ghiacciaio del Canin ad un’altitudine di 150 metri sul livello del mare. Ma la piccola collina su cui sono coltivati i due ettari di questo che potremmo definire un vero e proprio Cru, ha una storia più lunga. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu bombardata dagli Austriaci determinando una piccola frana del pendio. Quando quel pezzetto di terra, nel 1930, entrò nella proprietà di Daniele Venica, fondatore dell’attuale cantina, si rese necessario intervenire per sostenerlo e così furono piantati accanto alle viti già presenti, diversi alberi di mele, come l’agricoltura promiscua imponeva al tempo. Le barbatelle di Sauvignon arrivarono molto dopo, nel 1984 e la produzione della prima annata, arrivò nel 1995. La versione 2019 possiede un impatto olfattivo che intenso che sa di frutta tropicale, agrumi e foglia di pomodoro, con toni speziati a contrasto. In bocca, il sorso è solido, sapido e fragrante, di bella continuità che si spegne soltanto in un finale persistente e fruttato.
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