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LA SINTESI

Verso una buona vendemmia, ma prezzi e mercati preoccupano i produttori italiani

Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv): raccolta leggermente anticipata, per superare crisi non bastano riduzione delle rese e distillazione
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Vendemmia in vista, Confagricoltura chiede la “quarantena attiva” per la manodopera dell’Est

Si annuncia una vendemmia buona sotto il profilo quali-quantitativo un po’ in tutto il Paese, ma rimane la preoccupazione dei produttori sul fronte dei prezzi e della tenuta dei mercati. Il quadro di sintesi sulla situazione pre-vendemmiale fornito da Assoenologi, Ismea e Unione Italiana Vini (Uiv), alla vigilia della prossima raccolta (i cui dati ufficiali saranno presentati il 3 settembre in conferenza online insieme al Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova), conferma un contesto congiunturale difficile, dove è necessario lavorare per recuperare gli spazi di crescita che si profilano all’orizzonte. Il settore vino vive un momento decisivo di una stagione complessa: se sul piano climatico e vegetativo al momento si prevede una vendemmia interessante, con uve sane e un ciclo vegetativo che prospetta una raccolta leggermente anticipata, tra i produttori permane un sentiment di incertezza. A pesare, la visione nel breve periodo relativa agli ordini provenienti sia dalla domanda interna che estera, mentre sono migliori le attese di un ritorno ai livelli economici pre-Covid nel giro dei prossimi anni.
Una situazione generale che deve stimolare un rinnovato confronto tra Ministero e filiera per definire strumenti in grado di rilanciare la domanda, con nuove strategie di promozione concertate insieme alle aziende e alle organizzazioni rappresentative per riposizionare presenza e prestigio del vino italiano nel mondo. Servono azioni di rilancio che vadano oltre l’aiuto alla distillazione, il cui impatto sul calo delle giacenze, alla luce dell’esito del bando, sarà molto limitato, e le misure sulla riduzione delle rese, i cui effetti reali non si vedranno prima della conclusione delle operazioni vendemmiali e della presentazione delle dichiarazioni di produzione.
Sul fronte dell’andamento climatico, aprile e maggio hanno riportato temperature miti e piovosità scarsa, diversamente da giugno e in buona parte luglio in cui le condizioni termiche rilevate sono state lievemente inferiori alla norma, con piovosità abbondante e ondate di calore limitate agli ultimi giorni del mese. Sul piano fitosanitario, i vigneti si presentano sani, con pochi focolai di infezioni a macchia di leopardo lungo la Penisola. Solo in alcune zone del Trentino e del Friuli la peronospora ha causato danni, anche se la situazione è sotto controllo, mentre l’oidio è stato rilevato con maggior presenza in Romagna, Toscana e Abruzzo. Una condizione positiva, nella consapevolezza che tutto è ancora in gioco: le prossime settimane saranno determinanti per le basi spumante e i prossimi mesi per gli altri vini.

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