Nell’anno in cui ha compiuto due gloriosi secoli di vita, l’iniziatrice di molte cose (tra cui la formidabile dinastia di illustri vedove champagniste) non riposa sugli allori. Dopo aver vestito di rosa la città di Reims per la festa dei 200 (con doppia motivazione: celebrare il trionfo della donna divenuta per prima capitano d’impresa in regione infrangendo un tabù ferreo, e ricordare l’invenzione del rosé moderno dovuta proprio a Nicole Barbe Cliquot nata Ponsardin, che ripudiò l’uso di colorare lo Champagne con il succo di bacche di sambuco e iniziò dal 1818 a tagliare con un po’ di rosso fermo, meglio se della Montaigne, le basi bianche), eccola tornare alla carica: nel quotidiano, con una serie di “smartissime” confezioni speciali per l’appuntamento con le festività, e col suo prodotto più recente e innovativo, varato dallo chef de cave Demarville e lanciato in prima edizione giusto un anno fa. L’Extra Brut Extra Old, timbro contemporaneo al gusto e più elitario negli ingredienti, mix di sole annate di riserva top premiate da dosaggio delicatissimo - 3 grammi - e pressione limata a preservarne finezza, integrità e tensione, e collocata giusto a valle dei préstige della maison, si conferma vino di classe e fascino, dalla tessitura setosa e luminosa, incisivo e delicato insieme al palato. E, già Old in etichetta, maturando ancora in bottiglia prefigura già nuovi e intriganti stadi evolutivi.
(Antonio Paolini)
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