Il Cru La Selvanella è un vigneto a corpo unico di 50 ettari, posto nei pressi di Lucarelli, nell’Unità Geografica Aggiuntiva di Radda in Chianti, ad un’altezza sul livello del mare che va dai 350 ai 600. I suoli sono caratterizzati dalla presenza del Macigno del Chianti e di formazioni di Sillano (marne calcaree e galestro), con qualche affioramento di Pietraforte. Con la vendemmia 1969, arriva la prima annata del Chianti Classico La Selvanella (che non riportava ancora la dicitura “Riserva”), uno dei primi vini della denominazione ad indicare in etichetta il nome del vigneto da cui era ottenuto. La versione 2020, maturata per tre anni in legno grande, profuma di piccoli frutti rossi e spezie con toni affumicati a rifinitura. In bocca il sorso è vivace e gustoso, grazie ad un’acidità reattiva e a tannini croccanti, che ne marcano anche il finale articolato. Il brand Vigneti La Selvanella si appoggia alla cantina Melini - con sede a Gaggiano, lungo la strada che porta da Poggibonsi a Castellina in Chianti - che gestisce 4 diversi appezzamenti a vigneto: San Lorenzo, dove ha sede la cantina; Terrarossa, verso Panzano; Granaio, sempre nei dintorni della cantina; e infine La Selvanella. Al marchio Melini, il Gruppo Italiano Vini affianca nel Chianti Classico anche quello della Fattoria Macchiavelli di San Casciano Val di Pesa, per un totale di 86 ettari a vigneto e 1.500.000 bottiglie di produzione complessiva.
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