Sfruttare i sensori satellitari e terrestri per alimentare modelli matematici in grado di prevedere alcuni fattori di qualità del vino prodotto dalle vigne monitorate, segnalando immediatamente eventuali aspetti di criticità per le viti: è la missione dell’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea che dà il via, finanziandolo, ad un progetto rivoluzionario aprendo una nuova era spaziale ed una prospettiva senza precedenti nel mondo vitivinicolo, per la possibilità di ottenere informazioni quantitative sul vino del futuro che sarà prodotto prima che l’uva sia spremuta, grazie ad un processo di monitoraggio che aiuterà allo stesso tempo i viticoltori a proteggere i propri filari, in collaborazione con l’azienda Ticinum Aerospace, una spin-off accademica dell’Università degli Studi di Pavia, e la cantina Terre d’Oltrepò a fare da apripista.
“Grazie ai dati prodotti dalla costellazione europea Sentinel, saranno messi a punto i modelli che legano l’andamento di diversi indici di vegetazione e le condizioni ambientali alle caratteristiche dell’uva prodotta e del vino prodotto. I dati da terra saranno forniti da stazioni meteo innovative, basate su un brevetto detenuto da Ticinum; grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate, tali dispositivi sono completamente esenti da manutenzione e quindi in grado di funzionare per anni senza interventi una volta installate, minimizzando così gli oneri di manutenzione a carico dei coltivatori”, spiega Nicola Parisi, agronomo di Terre d’Oltrepò, che coordinerà la partecipazione della cantina mettendo a disposizione del progetto la propria conoscenza non solo tecnica ma anche operativa, e suggerendo i migliori approcci per l’integrazione del sistema in modo da massimizzare i benefici per la produzione vitivinicola. “L’attenzione di Parisi per gli sviluppi tecnologici e la sua passione per l’innovazione - ha detto Andrea Giorgi, presidente di Terre d’Oltrepò - hanno giocato un ruolo fondamentale nel rendere possibile questo progetto, contribuendo a creare una proposta di progetto convincente e fattiva, che l’Agenzia Spaziale Europea ha valutato molto positivamente”.
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