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VIGNETO, CANTINA, MA SOPRATTUTTO MERCATO. ALESSIO PLANETA: "IL VINO ITALIANO STA REAGENDO BENE ALLA CRISI"

Italia
Alessio, Francesca e Santi Planeta

La domanda di vino italiano all’estero, nei primi 11 mesi del 2003, ha subito una flessione pari al 16,6% in volume e al 3,8% in valore. Il mondo del vino italiano - analizzato oggi al convegno “Le prospettive del vino italiano sui mercati esteri” - ha evidenziato che deve fare ancora i conti con i propri difetti strutturali, che ne limitano la concorrenza a livello internazionale: il “nanismo” aziendale, l’endemica debolezza in fase post-produttiva e l’esistenza di troppe denominazioni poco rappresentative dal punto di vista dei numeri e incapaci, per giunta, di costruire almeno una politica volta al loro utilizzo come marchio collettivo. “Il vino italiano sta reagendo bene alla crisi, ma bisogna fare politiche commerciali forti - ha sottolineato Alessio Planeta - perché, ormai, in vigna ed in cantina siamo all'avanguardia. Bisogna diventare altrettanto bravi nel marketing e nella commercializzazione, che invece sono ancora il nostro tallone d’Achille. La Sicilia e il sud non potranno sollevare le sorti del vino italiano - ha continuato Planeta - ma possono prendersi quello spazio che non avevano. Il successo dei vini siciliani è legato al favore del gusto dei consumatori, che preferiscono vini caldi e morbidi, ecco perché hanno atualmente così grande risonanza”.

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