Ottenuto da una “micro-vigna”, il Vigna Le Prata 2018 è un Brunello diverso, poetico come una dama che danza e che profuma di erbe del mediterraneo. Sotto il vigneto ci sono ancora le tracce di un mare preistorico, con le conchiglie del Priocene, quando nel centro della Toscana nuotavano le balene. È un Brunello dallo stile classico, che vive di eleganza e ampiezza. Villa Le Prata, negli anni scorsi, ha condotto studi approfonditi su ciascuna vigna aziendale, con la volontà di ottenere vini sempre più legati ai singoli suoli. A seguire l’evoluzione dei vini in cantina Anna Vittoria Brookshaw ed il figlio Edoardo Losappio, che insieme al fratello Niccolò ed al padre Bernardo, la affiancano nella conduzione dell’azienda di famiglia fondata da Massimo Losappio, insieme al prezioso lavoro di Graziana Grassini, enologa di provata fama. I vini da “micro-vigne”, favoriti anche dalla posizione dei vigneti da cui sono ottenuti (per un totale di 2,8 ettari), a 500 metri sul livello del mare, sono concepiti per esaltare i caratteri di tipicità oltre che di eleganza, complessità e longevità. Oltre al Brunello di Montalcino “Vigna Le Prata” (prodotto in 1.300 bottiglie) e “Vigna San Prospero” usciranno, ogni volta che l’annata lo permetterà, anche il Brunello di Montalcino “Vigna del Vescovo” e il Brunello di Montalcino Riserva “Vigna Massimo”, per un totale di meno di 10.000 bottiglie all’anno.
(are)
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