Un progetto agricolo che unisce produzione olearia e vinicola, quello della famiglia Basso, capace di imporsi in breve tempo e, sul fronte del vino, di raggiungere risultati qualitativi significativi nel distretto enoico irpino. Villa Raiano, che deve il suo nome all'omonimo borgo nel Comune di Serino, conta oggi su 22 ettari dedicati all'allevamento dei vigneti, coltivati a biologico, per una produzione di 300.000 bottiglie annue. L'azienda si trova nella zona più meridionale dell'Irpinia, al confine con il salernitano e, pur realizzando anche rossi di buona stoffa, pare trovare la sua vena più vivace e interessante nella produzione bianchista. Greco di Tufo e Fiano, naturalmente, dal carattere roccioso e personale, di buona espressività territoriale e interpreti fedeli di un "distretto" enologico, quello irpino, tra i più interessanti del Sud Italia, con un potenziale ancora non del tutto espresso. Come ben racconta il Fiano di Avellino Ventidue 2016, affinato in acciaio e successivamente in bottiglia per 14 mesi. Un vino dai profumi segnati da belle note di erbe di montagna su letto floreale, a tratti anche delicatamente fruttato e arricchiti da cenni di pietra focaia. Un bianco in possesso anche di un palato profondo, quasi severo, serrato e di sinuosa acidità, con ritmo e freschezza a fare da padroni, passando da ricordi leggermente affumicati e una continua e intensa sapidità.
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