Eccoci in un piccolo borgo medievale del comune di Palaia, nella provincia di Pisa. Villa Saletta ha origini antichissime, documentate dal 980 d.C.. La sua storia attraversa molti centenni, appartenendo a famiglie illustri: nel XVII secolo fu trasformata in un’azienda rurale. Era il più cospicuo comprensorio agricolo di tutta la Val d’Era, conosciuto possedimento di rara bellezza e funzionalità. Quando la famiglia inglese Hands ne entrò in possesso più di 20 anni fa, la tenuta era quasi del tutto caduta in rovina. Arrivandoci, con gli occhi magati, siamo accolti da David Landini, direttore generale e capo enologo di Villa Saletta da 5 anni. Un luogo dal fascino unico, fuori dal tempo, dove si respira al ritmo della natura. 720 ettari, all’insegna della biodiversità, tra boschi, colture di orzo, avena, pioppicoltura, erbe aromatiche, parchi, olivi, tartufi e selvaggina (con caccia al fagiano, partecipata ai tempi dalla regina Vittoria), 23 casali, di cui 3 ristrutturati. Il complesso, vincolato dalla soprintendenza, nei prossimi anni avrà nuovi sviluppi: una cantina interrata, un resort di lusso con 2 ristoranti. I vigneti, 30 ettari di cui 15 in produzione, sono fra i 30 e i 300 metri, su marne, galestro, argilla, depositi marini. Il Saletta Giulia ‘15 sciorina profumi intensi e corali, dalla profondità che riverbera in bocca con un sorso pieno, equilibrato, cesellato in sapida eleganza.
(Alessandra Piubello)
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