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Vinexpo-IWSR: nel 2021 il mercato mondiale del vino a 224,5 miliardi di dollari, grazie a Stati Uniti e Cina, che sarà il secondo consumatore enoico. Nella corsa delle bollicine, il Prosecco leader a quota 480 milioni di bottiglie stappate

Tra il 2011 ed il 2021 il valore del mercato mondiale del vino crescerà del 40%, arrivando ad un volume di vendite di 2,66 miliardi di casse (pari a 31,92 miliardi di bottiglie), per un valore di 224,5 miliardi di dollari, grazie alle performance delle due principali economie, quelle di Stati Uniti e Cina, la cui crescita congiunta compenserà il declino dei consumi dei Paesi della Vecchia Europa. Ecco le previsioni di Vinexpo, che torna ad Hong Kong dal 29 al 31 maggio, e IWSR - International Wine & Spirits Research (www.vinexpo.com). Nei prossimi cinque anni, così, la Cina diventerà il secondo mercato mondiale del vino, dietro agli Stati Uniti, grazie ad un aumento dei consumi di oltre il 30%, fino a 23 miliardi di dollari, per 192 milioni di casse (2,3 miliardi di bottiglie, ndr): un trend che seguirebbe la crescita del 2016, chiuso con 8 milioni di casse in più (96 milioni di bottiglie) sul 2015, a 15,24 miliardi di dollari.
Anche gli Stati Uniti, ad oggi, di gran lunga il primo mercato del vino al mondo, con un valore di 36 miliardi di dollari nel 2017, continueranno a correre, fino ai 45 miliardi di dollari del 2021 (+25%). Senza grossi sorprese, il primo motore di crescita sarà lo spumante, che crescerà, sempre secondo le stime di Vinexpo - IWSR, del 2% annuo fino al 2021, proprio in Nord America, ma anche in Gran Bretagna e nell’area Asia-Pacifico, con Giappone e Australia in pole, che hanno spinto la crescita degli sparkling nell’area fino a quota 2,79 miliardi di dollari in valore nel 2016 per 9 milioni di casse (108 milioni di bottiglie), con la prospettiva di arrivare, nel 2021, a 3,73 miliardi di dollari per 15,8 milioni di casse (189,6 milioni di bottiglie). A mettere tutti in fila, sarà il Prosecco, che nel 2021 arriverà a 40 milioni di casse (480 milioni di bottiglie) stappate nel mondo, mettendosi dietro Champagne e Cava, in primis in Uk, ma la crescita sarà enorme anche negli Usa, che resteranno comunque il secondo mercato. Diverse le dinamiche dello Champagne, che guarderà con maggior convinzione ai mercati emergenti, perdendo quote in Europa, dove nel 2021 si concentrerà “solo” il 76% delle vendite, il 4% in meno del 2016.
In linea con la tendenza a “bere meno ma meglio”, il consumo di vino fermo sarà spinto dalle etichette premium, quelle tra i 10 ed i 20 dollari allo scaffale/b, in crescita da qui al 2021 di 60 milioni di casse (720 milioni di bottiglie), mentre il segmento standard (5-10 dollari) crescerà poco meno di 32 milioni di casse (384 milioni di bottiglie), quello dei super premium /sopra i 20 dollari a bottiglia) di poco meno di 5 milioni di casse (60 milioni di bottiglie). A perdere quote enormi, invece, ma non è necessariamente un dato negativo, sarà invece la categoria dei vini sotto i 5 dollari a bottiglia: nel 2021 se ne venderanno 75 milioni di casse in meno (900 milioni di bottiglie). Nel frattempo, la potenza della regione Asia-Pacifico ed il ruolo di Hong Kong come hub fondamentale del commercio enoico, sarà sottolineata da una crescita che porterà il giro d’affari dai 29 miliardi di dollari del 2016 ai 40,8 miliardi di dollari del 2021.

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