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Vinitaly? Certo, ma non solo. Oltre a Summa, con l’eccellenza della viticoltura sostenibile, ci sono i vignaioli naturali di VinNatur a Villafavorita e ViniVeri a Cerea, due appuntamenti immancabili fra bilanci, degustazioni, cene e percorsi tematici

Vinitaly? Certo, ma non solo. Si avvicina a grandi passi l’edizione 2018 dell’appuntamento fieristico più rilevante dell’anno per il vino italiano, e se i fari dei grandi numeri e dei grandi nomi del vino sono tutti puntati su VeronaFiere, continua in concomitanza la vitalità al di fuori di essa. Oltre a Summa (il 14 e 15 aprile), l’incontro di vignaioli sostenibili d’eccellenza ospitati nella Tenuta di Alois Lageder a Magrè, ci sono i due percorsi ormai storici dei vignaioli naturali paralleli a Vinitaly: quello di ViniVeri a La Fabbrica (dal 13 al 15 aprile, a Cerea, Verona) e quello di VinNatur a Villa Favorita (dal 14 al 16 aprile a Sarego, Vicenza). Nati dalla spinta di affrancarsi da un metodo industriale di produzione, di recuperare il rispetto e l’integrità del territorio e di coltivare vigne e ottenere vini limitando al massimo l’uso di prodotti di sintesi e di tecnologia invasiva (senza mai perdere di vista la sperimentazione e l’innovazione), i piccoli vignaioli naturali hanno trovato (non senza difficoltà) diverse soluzioni associative nei primi anni del duemila, e da allora si incontrano in questi due “appuntamenti madre” di degustazioni e approfondimenti a meno di un’ora da Verona.

ViniVeri - Vini Secondo Natura (edizione n. 15) sarà di scena come sempre all’Area Exp La Fabbrica di Cerea, una sede emblematica, visto che si tratta del recupero di un ex fabbrica di concimi chimici Perfosfati: per il Consorzio ViniVeri, la prima associazione di vignaioli naturali nata in Italia (nel 2004) e presieduta da Giampiero Bea, sarà un’occasione di bilanci, con un convegno-dibattito che affronta i tre complessi lustri che hanno fatto la storia del movimento dei vini secondo natura, che li ha visti passare da un’iniziale fase pionieristica all’attuale ingorgo di proposte, anche sull’onda di una maggior consapevolezza “critica” dei consumatori. Fra degustazioni guidate e cene (anche con lo chef Ivan Milani de “Al Pont De Ferr” di Milano), ci sarà spazio anche per interventi sui temi della salute, dell’identità e della riconoscibilità di autenticità del vino, fino all’etichetta trasparente sulle bottiglie. Un centinaio le aziende presenti, fra artigiani del vino italiani e stranieri, provenienti Francia, Spagna, Austria, Slovacchia, Slovenia, Portogallo e Grecia.

Storica anche la sede del principale incontro annuale della più grande associazione europea di vignaioli naturali: è Villa Favorita, che aprirà VinNatur (edizione n. 15) con un convegno dedicato al futuro dell’associazione stessa, nata nel 2006 per volontà di Angiolino Maule. Due le degustazioni in programma  (il 14 e 15 aprile): la prima sulla capacità di invecchiamento dei vini naturali anche in assenza di solforosa, la seconda incentrata sulla loro mineralità. Saranno 160 le cantine, fra le storiche fondatrici del Movimento, quelle appena associate e i produttori esteri, in rappresentanza di Francia, Spagna, Portogallo, Austria, Germania e Slovenia. La novità che la manifestazione del 2018 ha previsto è la creazione di sei percorsi tematici, ideati per aiutare gli ospiti a destreggiarsi fra i banchetti: i nuovi produttori (20), i rifermentati in bottiglia, gli orange wines, la zero solforosa, i vini fatti a mano ed i vini vulcanici.

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