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VINO & CRISI - DOPO LA SICILIA SI MUOVE LA PUGLIA: AL VIA UN TAVOLO DI CONCERTAZIONE ISTITUITO DALLA REGIONE CON ASSOCIAZIONI, PRODUTTORI, SINDACATI E COMUNI PER FAR FRONTE AL POSSIBILE CROLLO DEI PREZZI DELLE UVE

Dopo la Sicilia viene la Puglia: per far fronte al rischio concreto del crollo dei prezzi delle uve da vino, l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, ha costituito un tavolo di concertazione con le associazione di categoria, produttori vinicoli sindacati e comuni.

“Da parte mia - ha spiegato l’assessore Dario Stefano - c’è l'immediata disponibilità a costruire ipotesi di intervento, nei recinti che la normativa comunitaria e nazionale ci detta, ai problemi strettamente legati ai molteplici fattori che influenzano il prezzo del mercato vitivinicolo, per poi sottoporle al Comitato Regionale Vitivinicolo e al Governo centrale. In qualità di coordinatore della Commissione nazionale Politiche Agricole - ha aggiunto - ho più volte chiesto al Ministro Zaia di porre al centro dell’Agenda nazionale gli effetti della crisi congiunturale sul settore primario, che rappresenta una delle principali ossature dell'intera economia nazionale”.

“L’impegno assunto da questo Assessorato - ha proseguito Stefano - è di verificare, nel breve periodo, l’entità dei fattori che la normativa prevede per il riconoscimento dello stato di crisi, e quindi la possibile adozione di misure di intervento, anche finanziario”. Ulteriore impegno della Regione sarà quello di stimolare i controlli affinché le uve da tavola non vengano destinate alla vinificazione. Il tavolo di concertazione rimane permanentemente aperto per definire congiuntamente le iniziative da intraprendere, poiché “la situazione di disagio che ci viene segnalata dai vitivinicoltori - ha concluso Stefano - richiede di essere affrontata in maniera sinergica, in modo da trovare soluzioni adeguate ai tanti problemi che investono il settore vitivinicolo e l’intera filiera agroalimentare regionale”.

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