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VINO & FINANZA: I FONDI DI INVESTIMENTO CREDONO NEL MONDO DEL VINO. LA 3I SCOMMETTE SULLA MIONETTO, UNA DELLE AZIENDE LEADER DEL PROSECCO. GIANLUCA BISOL: “VALDOBBIADENE SOTTO I RIFLETTORI INTERNAZIONALI”

Italia
Ginaluca Bisol

Il mondo della finanza bussa alla corte del vino. Non è una novità che grandi gruppi di investimento, soprattutto stranieri, si orientino sempre più verso il mondo del vino italiano alla ricerca di aziende e terroir di spicco su cui scommettere. L’ultima conferma viene dal Veneto, dove il private equity inglese 3i tra le 250 aziende più grandi d’Europa e quotata alla Borsa di Londra - è entrato nel capitale di Mionetto, una delle case spumantistiche più antiche ed affermate di Valdobbiadene, che lega il proprio nome al Prosecco di qualità.

L’azienda veneta, di proprietà fino ad oggi delle famiglie Mionetto e Zanin, è ora partecipata al 40% da 3i e per la casa spumantistica si prospetta entro breve un ingente doppio aumento di capitale di 3 milioni di euro: l’operazione dovrebbe poi portare la Mionetto verso una nuova espansione commerciale ed un’ulteriore crescita (nel 2003, il fatturato è stato di 42,5 milioni e una produzione di quasi 12 milioni di bottiglie; per il 2004 le previsioni parlano di un +8,4% del fatturato).

“Nell’azienda spumantistica di Valdobbiadene - spiega Pietro Lifonti, direttore della sede di Padova di 3i - abbiamo riscontrato un forte potenziale commerciale ed un eccellente posizionamento in una delle nicchie più dinamiche del settore vini. Questo rappresenta una solida base per aumentare la penetrazione in mercati e canali fino ad ora solo marginalmente coperti”.

Ma ricadute positive sono inoltre attese per tutto il territorio di produzione del Prosecco di Valdobbiadene e di Conegliano, che si estende in un’area di 8 chilometri e conta 80 aziende di imbottigliamento: “In tutta la zona si assiste ormai da diverso tempo ad un vero e proprio fermento sia a livello produttivo che di investimenti - spiega Gianluca Bisol, produttore di punta del territorio del Prosecco e vicino della Mionetto - e l’arrivo di 3i ci fa molto piacere, perché ha posto sotto i riflettori internazionali Valdobbiadene, confermando le grandi potenzialità produttive del nostro territorio, dei suoi vitigni e del suo prodotto più esclusivo: il Prosecco”.

”La scelta di 3i, d’altronde, non è casuale - spiega Bisol - ma frutto di attenti studi ed analisi condotti da ben 5 istituti europei. Anche Bisol negli ultimi anni è stata oggetto di interesse e le offerte non sono mancate. Il territorio di Valdobbiadene, insomma, piace ma non vorremmo che questo interesse si traducesse nell’arrivo di troppi fondi di investimento e multinazionali a caccia del business a tutti i costi”.

Leonardo Roselli

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