02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
VERSO IL FAR-EAST

Vino italiano, la promozione con “Vinitaly Preview 2024” riparte da Giappone e Corea del Sud

Oggi a Seoul, ed il 15 gennaio a Tokyo, il road show di Veronafiere, che poi toccherà anche Svezia, Austria, Regno Unito e Belgio

Il mercato asiatico del vino è fatto di mille Paesi. Grandi e piccoli, con un consumo di vino ormai storicizzato o solo agli inizi. In questo contesto, per il vino italiano, il Giappone resta il primo avamposto per le cantine del Belpaese nel Far-East, nonostante i primi 9 mesi 2023 dicano di esportazioni in calo sul 2022 del -11,2%, a 140,4 milioni di euro. Una delle grandi promesse, invece, è la Corea del Sud, che, nel recente passato, aveva mostrato grandi segnali di crescita, ma che ora crolla del -34,5%, a 37,8 milioni di euro. Ma dalle due capitali di un’Estremo Oriente da riconquistare, riparte Vinitaly Preview 2024, il programma di promozione internazionale dell’evento bandiera del vino made in Italy che oggi, 12 gennaio 2024, è a Seoul e poi andrà a Tokyo (lunedì 15/01) per incontrare oltre 100 operatori e professionisti del settore. I due appuntamenti rappresentano le tappe di ripartenza della staffetta in 10 mercati strategici della domanda di vino italiano all’estero partita ad ottobre 2023, una maratona internazionale che quest’anno, dopo Corea del Sud e Giappone, volerà in Svezia, Austria, Regno Unito e Belgio. Queste iniziative si inseriscono nel più ampio piano di internazionalizzazione di Vinitaly, che prevede rassegne e roadshow per un totale di 19 eventi in 14 Paesi.
Ad incontrare gli operatori specializzati nella capitale coreana assieme al presidente Veronafiere Federico Bricolo, l’Ambasciatrice d’Italia a Seoul, Emilia Gatto, e Ferdinando Gueli, direttore Ice Seoul. Il lunedì seguente il presidente si sposterà a Tokyo, dove accoglierà gli stakeholder giapponesi con il presidente di Ice Matteo Zoppas, Gianluigi Benedetti, Ambasciatore d’Italia in Giappone, Anna Iele, esperta agricola della Sezione per le Politiche Agroalimentari dell’Ambasciata, e il direttore Ufficio Ice Tokyo, Gianpaolo Bruno.
“Ripartiamo con il format che negli ultimi anni ci ha consentito di intercettare operatori, stakeholder e professionisti stranieri altamente qualificati - commenta Federico Bricolo, presidente Veronafiere - in un’area geografica molto interessante per il vino italiano ma dove soffriamo ancora troppo il confronto con i competitor francesi”.
Tra le maggiori potenze economiche dell’Asia, la Corea del Sud è una piazza di approdo sempre più strategica, in particolare per le produzioni di qualità di tutte le tipologie enologiche. Le importazioni di vino (favorite da un rilevante aumento del reddito pro-capite) sono più che raddoppiate tra il 2019 e il 2022, periodo in cui i vini italiani hanno registrato un balzo del +131%, solo in parte ridimensionato dal difficile contesto congiunturale dell’ultimo anno. Qui l’Italia rappresenta solo il terzo fornitore, con una quota di mercato (15%) dimezzata rispetto alla Francia. Un dominio che si riscontra anche in Giappone, dove quasi 6 bottiglie importate su 10 sono francesi e dove le etichette made in Italy conquistano solo la medaglia d’argento con il 12% del mercato. Ma con le vendite nel Paese sempre più orientate verso prodotti di qualità: oltre l’80% delle importazioni è rappresentato da vini Dop e Igp (dati Osservatorio Uiv-Vinitaly).

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli