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VINUM LOCI (GORIZIA, 3/6 OTTOBRE) RISCOPRE I VINI E VITIGNI ITALIANI ANTICHI ED AUTOCTONI

Sono unici e hanno nomi curiosi: Gamba di Pernice, Pigato, Schiava, Sciaglin, Vitovska, Colorino, Vernaccia di San Giminiano, Sagrantino, Magliocco, Canino, Frappato ... nomi che, letti uno di fila all’altro suonano quasi come un’arcana formula magica e che, in verità, sono preziosi indicatori di profumi e gusti inimitabili. Tutto questo sono i vini ed i vitigni italiani antichi ed autoctoni, la nuova frontiera dell’enologia tricolore. Partendo dal desiderio di salvaguardare e promuovere questa immensa biodiversità – ricchezza che tutto il mondo ci invidia – è stato fondato a Gorizia (una città di confine e di scambio culturale dalla spiccata vocazione vitivinicola) il comitato “Vinum Loci”. Ai vertici dell’associazione sono Paolo Benvenuti, direttore generale delle Città del Vino, Attilio Scienza, docente ordinario di Viticoltura all’Università degli Studi di Milano e Maurizio Tripani, direttore di Gorizia Fiere e segretario generale di “Vinum Loci”. “Il grande patrimonio dei vitigni antichi ed autoctoni italiani - spiega il presidente Benvenuti - si sta inesorabilmente erodendo con il risultato di perdere definitivamente anche quell’eccezionale patrimonio genetico che tutto il mondo ci invidia. Questi portatori di geni unici ed irripetibili sono sempre più a rischio di estinzione e, pensando a tutto ciò, è nato il comitato “Vinum Loci” il quale, oltre a creare un archivio dei vitigni di cui si ha ricordanza nei diversi territori italiani, vuole unire in questa crociata tutti coloro che sono interessati a salvaguardare questa ricchezza e, lavorando tutti insieme, associazioni e università, organismi pubblici e aziende private, trasformare queste silenti riserve di geni custodite in laboratori o disperse per le campagne italiane in un volano per far conoscere un solo gusti e profumi unici ma anche territori altrettanto eccezionali”. I promotori del Comitato “Vinum Loci” sono Gorizia Fiere, Associazione Nazionale Città del Vino, Slow Food, Movimento Turismo Vino, Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Milano, Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Udine, Il Gastronauta, Club Papillon, Pro-Vites, Ersa-Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale del Friuli Venezia Giulia. Sponsor la Banca FriulAdria - Gruppo Bancaintesa.
L'appuntamento nazionale del comitato “Vinum Loci” - a Gorizia, dal 3 al 6 ottobre, per Ruralia, salone delle specialità agroalimentari a Dop e Igp - presenterà i risultati ottenuti dalle ricerche ampelografiche e la prima parte del censimento e metterà in mostra e degustazione i migliori e più pregiati vini autoctoni della penisola. Tramite le informazioni che stanno già arrivando dai Comuni delle Città del Vino (dei 500 centri già più un centinaio hanno risposto all’appello), “Vinum Loci” sta già catalogando le varietà autoctone esistenti sul territorio ed a rischio di estinzione, al fine di “mappare” la biodiversità della piattaforma ampelografica italiana individuando in essa le varietà caratterizzate dal più alto potenziale qualitativo. Ciò è importante non solo dal punto di vista scientifico, ma è anche nell’interesse delle aziende partecipanti, le quali si prefiggono di diversificare la propria produzione, per distinguersi anche sul mercato con una valida proposta commerciale basata sull’utilizzo dei migliori vitigni antichi e autoctoni emergenti dal progetto. Terminata la mappatura il progetto continuerà con l’analisi dei dati raccolti e l’individuazione delle varietà più interessanti che saranno adottate dalle aziende le quali ne diventeranno amorevoli custodi. Dallo studio della caratterizzazione ampelografica e molecolare dei vitigni antici e autoctoni si passerà alla fase più pratica quando queste uve rare e particolari saranno trasformate in vino con la sperimentazione enologica attraverso microvinificazioni. Il progetto di “Vinum Loci” si concluderà quindi con la commercializzazione e promozione dei prodotti così ottenuti.

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