La prima annata prodotta dell’Amarone Riserva Sergio Zenato è la 1980 e da allora questo vino ha segnato il tratto stilistico rossista di questa che è una delle aziende di riferimento del Veneto enoico. Una cifra in cui il tenere insieme il frutto, a dir poco generoso, con la fragranza, bilancia un vino di esuberante presenza alcolica. La versione 2009, maturata in legno grande per quattro anni, risponde perfettamente a questo paradigma. Possiede frutto, anche in confettura, lussurioso, avvolgente e scuro nei ricordi di more e mirtilli, con tocchi affumicati e speziati di sottofondo. La bocca è densa e morbida, di alcol sostenuto e tannino saporito. Appagante e profondo sul finale come ad inizio sorso. Zenato è una delle grandi griffe del panorama enoico veronese, interprete fedele del Lugana e della Valpolicella, tanto che oggi è impossibile stabilire se sia più bianchista o rossista. 95 gli ettari vitati per una produzione di 2.000.000 di bottiglie sono i numeri di una cantina fondata negli anni Sessanta del secolo scorso da Sergio Zenato, che si “divide” tra il nucleo storico di San Benedetto di Lugana, appena fuori Peschiera sul Garda e il nucleo produttivo in zona Sant’Ambrogio di Valpolicella. Oggi a guidarla, mantenendone il carattere squisitamente familiare, anche i figli di Sergio, Alberto e Nadia, che continuano a percepire i vini aziendali con versatilità, compiutezza e qualità.
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