Vino dai vigneti confiscati ad un boss mafioso sarà prodotto da una cooperativa giovanile. Le bottiglie, poi, saranno commercializzate dall'Associazione Libera e dal comune di Monreale (Palermo). Il fondo, confiscato nel 1994 al boss mafioso Agrigento e assegnato al comune di Monreale, è stato concesso in uso dal sindaco, Salvino Caputo, alla cooperativa giovanile di agricoltori "Tempio di monte Jato" per essere destinato a finalità agrituristiche ed agricole. La prefettura di Palermo, utilizzando le somme previste dal fondo nazionale che raccoglie i beni mobili confiscati alla mafia, ha concesso alla cooperativa 400 milioni per favorire la realizzazione di un agriturismo e per sostenere i giovani nell'avvio della nuova attività imprenditoriale. La restante parte del terreno è stata coltivata a vigneto e la vendemmia, ultimata la scorsa settimana. Il 17 novembre saranno presentate le prime 100 bottiglie di vino a Monreale.
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