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Una vendemmia arrampicata sugli scogli: la Liguria metà turistica anche in autunno
di Mariangela Galgani

L'orizzonte del mare e le vigne si fondono in un unico paesaggio: uno scorcio tipico delle Cinque Terre. Borghi sospesi, nello spazio e nel tempo, poco raggiungibili e spesso rimasti esclusi dal giro dei vacanzieri. Scogliere a picco sul mare dove si fa una vendemmi meravigliosa per il paesaggio ma faticosissima. Eppure non è soltanto la vocazione marinaresca a caratterizzare questi luoghi, e non è neppure il turismo, risorsa relativamente recente, ad assorbire tutte le potenzialità nel territorio. Lo spettacolo delle vigne sospese sul mare e di una vendemmia arrampicata tra gli scogli non può che essere un percorso visivo tutto da scoprire. E fa un certo effetto vedere proprio la vigna, pianta collinare per eccellenza, associata a questi panorami marini e non invece ai rilievi del Chianti, del Monferrato, delle Langhe o del Trentino.

Qui si produce un ottimo bianco doc, conosciuto da almeno 400 anni e, soprattutto, il famoso Sciacchetrà, delizioso bianco da dessert o da meditazione (per acquisti, per quello che molti considerano il miglior vino della Liguria, telefonare alla Cooperativa Agricoltura 0187/920435). Tra i tanti sentieri che innervano le colline che stringono le Cinque Terre al mare, ve ne sono alcuni antichi e impervi, utilizzati per secoli dai contadini della zona. Ulivi, limoni e, soprattutto, vigne fanno da cornice indimenticabile a questi arditi camminamenti. La via della Beccara, per fare un esempio, è la vecchia strada che collega Manarola a Riomaggiore. La Liguria e in tutte le altre località costiere del Mediterraneo è tutta da visitare anche in autunno, quando i turisti se ne sono andati. Un territorio tutto da scoprire anche durante la vendemmia.

Per chi vuole regalarsi una passeggiata di puro romanticismo c’è la Via dell’Amore. Venti minuti di puro romanticismo; on è lunghissima, eppure è la strada più famosa delle Cinque Terre: un chilometro e poco più, un viottolo profumato, circondato dal verde degli agavi e dei fichi d’india, una piccola strada a trenta metri sul livello del mare e che serviva allora a scopi ben diversi. Negli anni Venti del Novecento, infatti, quella che oggi tutti chiamiamo la Via dell’Amore, e che collega Riomaggiore a Manarola, fu scavata a colpi di piccone nella roccia per i lavori di ampliamento della galleria ferroviaria. Il sentiero venne realizzato per raggiungere il deposito di esplosivi che servivano per far saltare la roccia e che, per ragioni di sicurezza, dovevano essere conservati lontano dal centro abitato. Una volta finiti i lavori, il sentiero fu abbandonato, finchè nel 1928, per la costruzione di una nuova galleria ferroviaria, quella che collega Riomaggiore a La Spezia, venne fatto un nuovo sentiero. I due punti del tracciato vennero così uniti e quella strada casualmente costruita, sostituì, perché più veloce e più agibile, l’altrettanto suggestiva ma certo più scoscesa e ripida Via della Beccara che era l’unica di via di comunicazione tra i due borghi. Dalla Via dell'Amore si può ammirare una vista panoramica sulle Cinque Terre, da Punta Mesco al promontorio di Montenero, un luogo tra i più romantici della Liguria e dell’Italia intera, ma soprattutto una galleria d’arte all’aria aperta. Si perché qualche anno fa, il pittore Lino Marzulli, ha avuto l’idea di far “decorare” l’intera via dell’amore da giovani artisti e studenti dell’Accademia di Brera di Milano e di Carrara. Risultato: l’arte dell’uomo che fa a gara con l’arte della natura per accrescere ancor di più, se possibile, questo fascino discreto ed elegante.

Un'escursione in treno può essere un modo alternativo e suggestivo di visitare le Cinque Terre: info Parco Monterosso, tel. 0187/817059, o Vernazza tel. 0587/812553, Riomaggiore tel. 0187/920633.

Una sosta a Vernazza permetterà di ammirare uno dei luoghi più incantati della Cinque Terre. Un anfiteatro di case dai colori tenui, affacciate su un piccolo porto, scalinate e stretti caruggi, i tipici tetti d’ardesia, la montagna che incombe, la parrocchiale di Santa Maria di Antiochia, la più bella chiesa delle Cinque Terre. Questo borgo è incastonato nella natura, persino la sua chiesa - come San Fruttuoso di Camogli e San Pietro a Portovenere - è come se nascesse dalla roccia. Il tour delle zone più suggestive potrebbe continuare per Monterosso, Coniglia, Manarola e Riomaggiore. Luoghi fantastici costruiti a taglio sulla roccia e ricchi di sorprese turistiche e enogastronomiche.

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