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GLI USA SONO IL PRIMO MERCATO AL MONDO PER IL VINO CON 350 MILIONI DI CASSE CONSUMATE NEL 2011, MA PER CONQUISTARE GLI STATES E’ NECESSARIO IL GIUSTO APPROCCIO. LO STUDIO LEGALE WHITNERS RIUNISCE PRODUTTORI E FINANZA PER “LA CONQUISTA DELL’AMERICA”

Italia
Il vino italiano alla conquista degli States

Nel 2011 gli Usa hanno “bevuto” 350 milioni di casse di vino, confermandosi come la prima realtà al mondo in termini di consumo: un mercato enorme, che ha ancora grandi potenzialità di crescita, e che rappresenta una grande sfida per ogni produttore di vino. Ma per poter arrivare e competere negli States è necessario esser ben preparati, avere una strategia e conoscere il mercato, vietato improvvisare o avere un atteggiamento troppo “relaxed” nei confronti delle norme e del sistema americano. Di questi aspetti si è discusso ieri, a Firenze, in un workshop dedicato ai “Nuovi orizzonti di crescita nel mercato del vino Usa”, organizzato dallo Studio legale internazionale Withers LLP.
Ettore Nicoletto, Ad di Santa Margherita e presidente del Consorzio privato Italia del Vino che raggruppa 11 tra le più importanti realtà italiane del comparti vinicolo (Castello Banfi, Fratelli Lunelli - Ferrari, Zonin, Giv, Fratelli Gancia, Drei Donà), ha ricordato che, in 10 anni, gli Stati Uniti hanno aumentato l’importazione di vino per 90 milioni di casse e solo nel 2011 l’Italia vi ha esportato la cifra record di 116 milioni di casse, pari al 36% del mercato. Un mercato tra i più remunerativi insieme al Giappone, ha ricordato ancora Nicoletto, che ha buoni margini di crescita dato che il consumo pro-capite è ancora basso anche se in aumento. Sembrerebbe un paradiso se non si dovesse fare i conti con la proliferazione di brand che vede ogni anno la nascita di 120.000 nuove etichette. Un vero sovraffollamento a cui si aggiunge il problema della distribuzione ormai in mano a pochi attori e sempre più grandi con portafogli di prodotti sterminati.
Difficile, dunque, emergere e farsi conoscere. A prendere la parola è stato poi Sam Bronfman, co-fondatore e managing partner Bacchus Capital Management LLC, un fondo di private equità, con sedi in San Francisco e New York, specializzato nell’effettuare finanziamenti e investimenti nel settore del vino, e già presidente di Seagram Chateau & Estate Wines e chairman di Diageo Global Wines. “Gli Usa - ha ricordato - sono il più grande mercato del vino nel mondo: nel 2011, le vendite di vino hanno raggiunto il record di 347 milioni di casse (+5,3 milioni sul 2010) e 33 miliardi dollari al dettaglio, di cui oltre il 60% da vino californiano. I consumi sono passati da 207 milioni di casse nel 2011 a 291 nel 2011, con una crescita del 3,5% annuo”.
Francesco Zonin, vice presidente di casa vinicola Zonin Spa e presidente di Zonin Usa Inc., ha ricordato l’esperienza della propria azienda che da anni opera sul mercato statunitense ed è proprietaria, tra l’altro, anche della Tenuta Barboursville in Virginia, dal 1976. Uno dei problemi maggiori, ha ricordato “è certo il rischio di saturazione del mercato e la presenza di pochi distributori che lavorano bene”. Per questo Francesco Zonin ha creato una società ad hoc che opera diretta con i “social account”, ovvero realtà come le grandi catene di ristorazione che negli States contano migliaia di locali.
Piero Antinori, a capo di una delle più importanti realtà vinicole italiane, è stato chiamato al tavolo dei relatori per raccontare la sua esperienza a “stelle e strisce”: “per noi - ha raccontato - gli Stati Uniti sono stati un mercato difficile e ci siamo ritrovati a essere in ritardo in un mercato che stava correndo in maniera strepitosa e che ancora oggi continua a crescere. Ci siamo fortemente impegnati per recuperare il tempo perduto”. Al momento, ha aggiunto, “lavoriamo con una soluzione tradizionale ovvero con un importatore con cui abbiamo un forte rapporto di partnership, che ha contatti con i distributori. Proprio i distributori sono il vero problema negli Usa”. Ma in America, ha concluso Antinori, “si lavora bene, e, a differenza del nostro Paese, c’è la certezza del diritto. Per stare sui mercati ci vuole pazienza ma dopo 700 anni che facciamo questo mestiere ci siamo attrezzati ad averla”. Se oggi gli Stati Uniti sono il primo mercato al mondo per il vino, ha commentato Anthony Indaimo, chairman dello Studio legale internazional Withers LLP, “nel 2025, sarà, invece, la Cina e già il prossimo anno sarà il più grande mercato mondiale per il lusso”.

Focus - Le opportunità del mercato Usa del vino
Investire nel mercato del vino degli Stati Uniti e in particolare le opportunità per i produttori di vino italiani di espandersi negli Stati Uniti attraverso investimenti di private equity o acquisizioni, sono stati i temi al centro di un incontro svoltosi oggi a Firenze e che ha visto la partecipazione di un pubblico di importanti famiglie italiane di viticoltori, titolari di aziende leader e fornitori di servizi. Nell’incontro condotto da Paolo Panerai (Ceo ed Editor in Chief di Class Editori Spa, ma anche proprietario di 3 importanti vigneti in Italia), sono intervenuti Sam Bronfman (Co-fondatore di Bacchus Capital Management, LLC), Ettore Nicoletto (Presidente del Consorzio Italia del Vino e AD di Santa Margherita SpA) e Francesco Zonin (EVP Casa Vinicola Zonin SpA e Presidente Zonin USA, Inc.). Il panel di relatori era ospitato dallo studio legale internazionale Withers LLP rappresentato dagli avvocati Anthony Indaimo (Chairman, Withers LLP Londra), Roberta Crivellaro (Managing Partner, Withers LLP Milano) e Gabriel Monzon Cortarelli (Responsabile US Italian Desk, Withers LLP New York).
“Le aziende vinicole italiane cercano - ha commentato Roberta Crivellaro (Withers LLP Milano) - sempre più opportunità di investimento negli Stati Uniti. I nostri clienti guardano agli Stati Uniti come ad un’opportunità di espansione per i loro vini così come cercano di fare acquisizione di vigneti negli Stati Uniti attraverso investimenti diretti o un fondo di private equity”.
“Gli Stati Uniti sono il più grande mercato del vino nel mondo, per quanto riguarda il volume di vendite e il fatturato, e continua a crescere - ha dichiarato Sam Bronfman (Bacchus Capital Management) - affrontare con successo uno scenario sempre più complesso è una sfida che richiede molteplici competenze, partnership creative, relazioni con la distribuzione e un approccio che sappia cogliere le opportunità”.
“Nel 2011 - ha proseguito Bronfman - le vendite di vino negli Stati Uniti hanno raggiunto il record di 347 milioni di casse e 33 miliardi dollari al dettaglio, di cui oltre il 60% da vino californiano. Il mercato del vino negli Stati Uniti è dinamico, in particolare sulla costa occidentale, e rappresenta una straordinaria opportunità di investimento, soprattutto per coloro che conoscono il settore e hanno l’esperienza e le risorse da sfruttare al meglio. Come Bacchus, abbiamo fatto diversi investimenti sulla costa occidentale, e siamo molto soddisfatti dei risultati delle nostre società in portafoglio. Inoltre, siamo molto ottimisti per il futuro in termini di opportunità di investimento”.
“Questo programma - ha dichiarato Gabriel Monzon-Cortarelli (Withers LLP New York) - è uno sviluppo della nostra ultima sessione tenutasi a novembre che si è concentrata sulle opportunità per le imprese italiane di espandersi attraverso acquisizioni negli Stati Uniti”.
“Questo incontro è specifico per il settore vitivinicolo - ha dichiarato Anthony Indaimo (Withers LLP Londra) - perché riscontriamo il desiderio dei nostri clienti italiani di espandersi negli Stati Uniti, un mercato del vino che sta crescendo, in particolare nella fascia alta e che rappresenta le migliori opportunità di crescita per le imprese a conduzione familiare Siamo entusiasti di poter beneficiare direttamente della competenza ed esperienza di Bacchus. Molti dei nostri clienti sono alla ricerca di partnership strategiche per poter entrare negli Stati Uniti”.

Focus - Chi sono il fondo Bacchus Capital Management e lo Studio legale internazionale Withers LLP
Bacchus Capital Management è un fondo di private equity con sedi in San Francisco e New York, specializzato nell’effettuare finanziamenti e investimenti nel settore del vino.
Info: www.bacchuswinefund.com
Studio legale internazionale Withers LLP è uno studio legale internazionale che ad oggi conta 113 soci e complessivamente 700 professionisti con uffici a Londra, New York, New Haven, Greenwich, Ginevra, Zurigo, BVI, Hong Kong, Singapore oltre che a Milano. Lo studio, da oltre vent’anni, presta consulenza ad imprese ed imprenditori italiani in tutti gli aspetti del business, in particolare nell’ambito del diritto societario, ivi incluse operazioni straordinarie, di finanziamento e di pianificazione fiscale, diritto immobiliare, diritto del lavoro e del commercio internazionale. Lo studio assiste in particolare società italiane nel campo del food e beverage votate all’internazionalizzazione del proprio business.
Info: www.withersworldwide.com

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