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STORIA E GASTRONOMIA

“A Tavola con il Nobile”: alla ricerca dell’abbinamento perfetto con i piatti della tradizione

A Montepulciano, il 17 e 18 agosto, le contrade del paese alla disfida enogastronomica: in giuria il pubblico insieme a giornalisti ed esperti

Grandi vini conosciuti in tutto il mondo che, se assaggiati almeno una volta nel loro territorio, dove l’arte si mescola con il paesaggio, la cucina, la cultura e le tradizioni storiche, si rivelano un’esperienza irripetibile: come a Montepulciano, perla del Rinascimento circondata da vigneti, dove nasce il Vino Nobile, prodotto ancora nelle cantine del centro storico e protagonista di “A Tavola con il Nobile”, il concorso enogastronomico, all’edizione n. 17 (17-18 agosto), alla ricerca dell’abbinamento perfetto con le ricette antiche e genuine, trasmesse di generazione in generazione nelle cucine delle Contrade del Bravìo delle Botti, la rievocazione storica con la disfida delle botti rotolanti nell’ultima domenica di agosto.

È ai fornelli che si disputerà la sfida ideata dal Consorzio con il giornalista del Tg2, Bruno Gambacorta, e l’obiettivo per le Contrade sarà quello di sposare al meglio il Vino Nobile con il piatto proposto per questa edizione, che, dopo “pici”, “nana”, carne di cinta senese, verdure dell’orto, cacciagione, pecorino, sarà il “Gigante Bianco”, ossia la Chianina. A far da giuria il pubblico, accanto ad esperti e giornalisti, a partire dal testimonial, Nicola Prudente, il “Tinto” di Decanter su Radio Due, Anna Scafuri (Tg 1), Roberto Fiori (La Stampa), Anna Maria Pellegrino (Geo - Rai 3 e presidente della Associazione Food Blogger Italiani), Monica Rubele (uno dei volti della storica trasmissione “Sereno Variabile”), Alessandro Regoli (direttore WineNews) ...


“Non è solo un premio per il Vino Nobile di Montepulciano visto che, negli anni, ha dato la possibilità di porsi in luce anche alle altre eccellenze del territorio - spiega il presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Andrea Rossi - del resto è la nostra forza, quella di promuovere un sistema che si basa proprio sulle unicità, da quelle artistiche a quelle paesaggistiche, passando per l’architettura e quindi l’enogastronomia unita in questo caso a un’altra istituzione della cittadina, il Bravìo delle Botti”.

Una storia, quella della città che ha dato i natali al poeta umanista Poliziano, da sempre intimamente legata alla fama delle sue vigne e del suo vino. “Bella Arianna con bianca mano versa la manna di Montepulciano, colmane il tonfano, e porgilo a me”, fa dire a Bacco il letterato Francesco Redi nel suo “Bacco in Toscana” (1685), immaginandolo elogiare i migliori vini della Toscana con Arianna. “Amore guarda non con gli occhi ma con l’anima”, scrive Shakespeare di Eros nella commedia “Sogno di una notte di mezza estate”, che è anche una pellicola cinematografica di Michael Hoffman (1999) girata proprio a Montepulciano, set di tanti celebri film, fin dagli anni Cinquanta, di maestri come Curzio Malaparte, Ettore Scola, Luigi Magni, Andrej Tarkovskij, Anthony Minghella, Carlo Vanzina e, da ultimi, Paolo e Vittorio Taviani con “Maraviglioso Boccaccio” (2015), e della serie Tv “I Medici” (2016).

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