“Il vino italiano oggi è ai vertici nel mondo, e quando questo avversario infido che è il Covid sarà sconfitto, sarà protagonista del rimbalzo della socialità che tutti vogliamo vivere, perchè il vino è socialità, e molte altre cose. E se è sempre più buono e più sano, a patto che si consumi con saggezza e moderazione, parte del merito è anche degli enologi”. Parole di Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, nel Congresso in versione digitale, a Wine2Wine by Veronafiere e Vinitaly, dove l'importanza del ruolo degli enologi è stato riconosciuto, ancora una volta, dalla Ministra Teresa Bellanova, “che alla nostra associazione ha sempre mostrato attenzione e generosità”, ha detto Cotarella.
“Ripercorrendo il nostro lavoro sul livello nazionale e sui tavoli europei, ieri, ho voluto lanciare l’idea di un nuovo “Piano di sviluppo” dell’intera filiera vitivinicola italiana - ha detto la Ministra Bellanova - in grado di parlare al futuro e presidiare quello che succederà nei prossimi anni. Ed è anche per questo che ho chiesto al Ministro Di Maio di attivare rapidamente un Tavolo con Ministero dell'Agricoltura, Ministero degli Esteri, Ice e rappresentanti di tutta la filiera vitivinicola. Un progetto organico capace di mettere a sistema le tante buone pratiche attivate negli anni, ed a valore tutta l’esperienza maturata, punti di criticità inclusi, soprattutto per rafforzare l’ambito internazionale, dove il Made in Italy è molto apprezzato e dove, però, non riusciamo ad essere presenti e forti come potremmo.
Chiamando a raccolta tutte le energie disponibili, e trovando nella sostenibilità il fattore di condivisione, così da far convergere interessi oggi non sempre allineati. Sostenibilità che io ritengo già adesso - ha continuato la Ministra Bellanova - elemento dirimente e fattore unificante: nel 2021 faremo partire il sistema unitario di certificazione della sostenibilità; in questa direzione orienteremo tutti gli strumenti di intervento a disposizione che verranno dalla nuova Pac e dal Next Generation Eu. Non sta a me dire quanto proprio il ruolo delle enologhe, che io auspico sempre più numerose, e degli enologi può essere determinante in questa direzione e fondamentale sul versante dell’innovazione, nell’intreccio tra locale e globale, nella salvaguardia del territorio e nella cura dei nostri paesaggi, nella relazione sempre più incalzante tra singoli territori e mondo, tra memoria e futuro. Il vostro apporto è fondamentale”, ha detto la Ministra agli Enologi.
“In quest’anno la mia attenzione per il settore vitivinicolo è stata sempre altissima, come d’altra parte per l’intera filiera agroalimentare - ha aggiunto la Bellanova - e sono stati costanti e numerosi i confronti con tutti voi nella necessità di monitorare, momento dopo momento, il quadro che si presentava sotto i nostri occhi avendo come riferimento un solo, prioritario obiettivo: mettere in sicurezza settore, imprese, lavoratrici e lavoratori. Tutto il lavoro fatto è andato e andrà in questa direzione, convinta come sono che solo così possiamo concretamente e realisticamente progettare ripartenza e rilancio. Parole che sono diventate a giusto titolo la chiave di volta delle nostre politiche; hanno caratterizzato tutti i provvedimenti assunti in questi mesi; individuano l’impianto della Legge di Bilancio adesso all’attenzione del Parlamento dove non a caso destiniamo risorse considerevoli alle filiere; caratterizzano la struttura della nostra Strategia nazionale per il Sistema agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura nel Piano nazionale Ripresa e Resilienza. Un impianto complessivo e organico, dunque, in cui a giusto titolo si inserisce - lo voglio sottolineare - anche la modifica al disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc per cui abbiamo avuto recentemente il via libera dall’Europa, con la nuova Doc a cui faccio i miei migliori auguri e che consente ai produttori una ulteriore leva di presidio e conquista dei mercati internazionali”.
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