Alla chiusura del 2020, nelle cantine italiane erano presenti 60,9 milioni di ettolitri di vino, 8,3 milioni di ettolitri di mosti e 2,8 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione, che vuol dire un aumento delle giacenze del 4,4% per i vini ed una riduzione del 8,5% per i mosti e del 10% per i vini in fermentazione rispetto alla chiusura del 2019, come rivela l’ultimo report di Cantina Italia dell’Icqrf - Ispettorato Centrale Repressione Frodi e Ministero delle Politiche Agricole, aggiornato al 31 dicembre 2020. Rispetto al bilancio di Novembre 2020, come prevedibile per il periodo, sono in aumento le giacenze di vini (+22,5%), mentre si osserva una riduzione del 28,5% per i mosti e del 78,3% i vini ancora in fermentazione. Il 58% del vino è detenuto nelle regioni del Nord, prevalentemente nel Veneto. Il 50,5% del vino detenuto è a Dop, il 27,4% a Igp, i vini varietali costituiscono appena l’1,3% del totale, e il 20,8% è rappresentato da altri vini. Le giacenze di vini a Indicazione Geografica sono molto concentrate: 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze.
Nel solo Veneto è presente il 25,4% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Treviso (10,6%) e Verona (9,2%). Il 12,2% delle giacenze è, invece, in Emilia Romagna, il 10,8% è detenuto dalla Puglia, il 9,3% è nelle cantine della Toscana, il 7,3% in quelle del Piemonte, altrettanto in Sicilia e il 5,7% in Abruzzo. Il 50,5% del vino detenuto è a Dop, con una prevalenza del rosso (49,4%). Il 27,4% del vino è a Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso (53,9%). Come detto, nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate (525), le giacenze sono molto concentrate: le prime 20 denominazioni contribuiscono al 57,6% del totale delle giacenze di vini a Ig. In testa, il Prosecco, che, con 4,5 milioni di ettolitri, rappresenta il 9,6% di tutto il vino a Dop o Igp, custodito dalle cantine italiane.
Quindi il Puglia Igp, con 2,3 milioni di ettolitri (4,8%), la Doc Sicilia, con 1,8 milioni di ettolitri (3,9%), il Terre Siciliane Igp, sempre con 1,8 milioni di ettolitri (3,9%), il Veneto Igp, con 1,7 milioni di ettolitri (3,7%). E ancora, la Doc Delle Venezie, con 1,6 milioni di ettolitri (3,4%), così come il Toscana Igp, quindi il Montepulciano d’Abruzzo, a 1,54 milioni di ettolitri (3,3%), il Chianti (1,3 milioni di ettolitri, 2,7%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore (0,9 milioni di ettolitri, 1,9%), il Chianti Classico (0,8 milioni di ettolitri, 1,7%), il Franciacorta (0,6 milioni di ettolitri, 1,3%) e il Barolo (0,54 milioni di ettolitri, 1,1%).
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