Si parlerà del futuro commerciale del vino sempre più multicanale, tra gdo, horeca ed e-commerce, e di vini di metodo e di territorio in relazione al cambiamento climatico ed all’evoluzione dei consumi, e si analizzeranno le nuove politiche a sostegno del mercato del vino italiano ed il posizionamento nei mercati target, con degustazioni dedicate all’Amarone ed alla sua capacità di invecchiamento, al “nuovo” Ripasso, ed al Valpolicella, il vino che più riflette il terroir della Denominazione, con le voci degli esperti in collegamento mondiale. Perché sarà tutto via web. Tra convegni virtuali e digital tasting, ecco la “Valpolicella Annual Conference”, il primo evento completamente digitale progettato dal Consorzio Vini Valpolicella (26-27 febbraio, in diretta streaming sulla piattaforma Zoom e sui principali canali social del Consorzio, Facebook e Instagram), che dà il via all’agenda dei più importanti appuntamenti del vino italiano in un 2021 ancora segnato dalla pandemia.
Milleduecento campioni di Amarone, Valpolicella e Ripasso (4 referenze per ciascun vino per ogni partecipante) pronti a decollare verso 25 Paesi target - dagli Emirati Arabi a Hong Kong, dalla Russia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Germania - saranno i protagonisti del nuovo evento virtuale del Consorzio di tutela della prima Dop di vino rosso in Veneto e tra le più importanti d’Italia, accanto a 100 stakeholder, di cui 80 esteri, tra operatori del trade, wine specialist, Master of wine e stampa specializzata. “Un format smart ed efficace - sottolinea Christian Marchesini, presidente del Consorzio (che vanta oltre l’80% della rappresentatività della Denominazione, con la Valpolicella che, nella provincia leader in Italia per export di vino, detiene quasi 8.400 ettari vitati dislocati nei 19 Comuni della Doc veronese, con un giro d’affari annuale attorno ai 600 milioni di euro) - che vede la Denominazione fare da apripista a un concept innovativo, multicanale e di servizio in grado di collegare contemporaneamente tutti i decisori del settore: produttori, buyer e operatori esteri e stampa nazionale e internazionale. Tra i punti di forza del progetto, non solo i contenuti di filiera che saranno oggetto di confronto anche istituzionale, ma soprattutto i digital tasting rigorosamente live dei tre principali vini espressione del territorio e dell’elevata qualità raggiunta dalle cantine della Valpolicella”.
Sono sette gli appuntamenti in calendario nella due giorni della “Valpolicella Annual Conference”, ed aprire i lavori il 26 febbraio sarà il confronto su “Gdo, horeca, e-commerce: il futuro commerciale del vino è multicanale”, con gli interventi di Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, Francesco Scarcelli, responsabile alcolici Coop Italia, Paolo Zanetti, fondatore Callmewine, Alessandro Boga, specialist Wilson Daniels Portfolio Italia, Luca Pizzighella, brand manager Signorvino, e Roberto Burro, docente di psicologia Università di Verona. A seguire, tre sessioni di digital tasting (in inglese) dedicati ai vini di metodo e quelli di territorio in relazione al cambiamento climatico e all’evoluzione dei consumi. In particolare, appassimento e invecchiamento saranno al centro della degustazione dedicata all’Amarone per stampa e operatori accreditati. A guidare i partecipanti collegati da 25 Paesi saranno Wojciech Bonkowski, wine expert e giornalista, Enrico Nicolis, enologo, Maurizio Ugliano, professore dell’Università di Verona, e Jc Viens, Wset educator. Il “nuovo” Ripasso, regolamentato dal disciplinare modificato nel 2019, sarà al centro del secondo focus, sempre il 26 febbraio, con Michelle Cherutti-Koval, Master of wine, Alessandro Bellotto, enologo e consulente Giotto Consulting, Tone Veseth Furuholmen, senior product manager Vinmonopolet As e Alberto Brunelli, enologo e consulente del Consorzio; infine, protagonista nei calici sarà il Valpolicella, con i contributi di Alberto Ugolini, sensory analyst e wine educator, Gabriele Gorelli, ceo Brookshaw & Gorelli, e di due Master of Wine Nick Bielak e Lin Liu (in questo caso, riflettori puntati sul rinnovamento e posizionamento su un mercato sempre più light-bodied oriented, del vino che più riflette il terroir della Denominazione).
Apertura istituzionale il 27 febbraio, con il convegno sulle “Nuove politiche a sostegno del mercato del vino italiano”, con Federico Caner, Assessore Agricoltura Regione Veneto, Paolo De Castro e Herbert Dorfmann, membri della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, Giovanni Mantovani, dg Veronafiere, Paolo Castelletti, segretario generale Unione Italiana Vini, ed il presidente del Consorzio Christian Marchesini. A seguire ci sarà la presentazione della ricerca sul “Posizionamento dei vini della Valpolicella sui principali mercati target”, a cura di Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor, e della relazione sul “Cambiamento climatico: le influenze in Valpolicella” di Diego Tomasi, ricercatore Crea-Vit.
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