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Osservatorio Immagino: nel 2020 le vendite dei vini a denominazione in Gdo cresce del +8,8%

Il giro d’affari dei prodotti che dichiarano in etichetta la propria italianità è aumentato del +7,6%: meglio del 2019, nonostante la pandemia
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Il made in Italy sullo scaffale

La pandemia non ha fermato la crescita dei prodotti alimentari che dichiarano sulle etichette la loro italianità. Anzi, le ha dato un’ulteriore spinta: nel 2020, infatti, il giro d’affari è aumentato del +7,6%, in netto miglioramento rispetto al +2,1% del 2019. A misurare e monitorare l’andamento del paniere tricolore è l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, che racconta l’evoluzione della spesa degli italiani nel 2020, e incorona l’italianità come uno dei trend più dinamici e significativi anche durante la pandemia. Un fenomeno che coinvolge il 26,3% degli 84.804 prodotti alimentari rilevati, e che supera gli 8,4 miliardi di euro di vendite nei supermercati e ipermercati italiani. Menzione speciale per i vini: tra gennaio e dicembre il giro d’affari dei vini Doc è salito del +8,8%, beneficiando di una domanda in espansione e del traino sia dei vini fermi che del Prosecco. Gli stessi che hanno rilanciato le vendite dei vini Docg, aumentate del +5,9% nei 12 mesi.

La performance più brillante è stata quella dell’etichetta Dop: presente su oltre 1.100 prodotti, ha aumentato le vendite di +11,2% (+7,1% nel 2019), soprattutto grazie alla crescita della domanda dei consumatori e al contributo decisivo dei formaggi e degli affettati. Crescita annua a due cifre anche per i 1.000 prodotti Igp: +11,1% di sell-out messo a segno nel 2020, decisamente più brillante rispetto al +0,3% con cui avevano chiuso il 2019. Un risultato dettato soprattutto dall’aumento della domanda e dall’andamento positivo di alcuni prodotti, come affettati, pasta di semola e arance. Il 2020 ha visto crescere il valore delle vendite anche di tutte le indicazioni geografiche europee, che complessivamente rappresentano il 6,4% dell’offerta di prodotti alimentari confezionati venduti in supermercati e ipermercati.

In questo paniere l’Osservatorio Immagino ha inserito tutte le sfaccettature con cui viene segnalata questa caratterizzazione: la presenza sulle confezioni della bandiera italiana, di un claim relativo all’origine o alla produzione, o di una delle indicazioni geografiche europee (Dop, Doc, Igp, Docg). “Tutti questi otto indicatori hanno segnato un andamento positivo nel corso del 2020, migliorando decisamente i trend ottenuti nell’anno precedente e riuscendo anche, in alcuni casi, a recuperare le battute d’arresto subite nel 2019”, commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. “L’avanzata nel carrello della spesa dei prodotti che richiamano in etichetta la loro italianità̀, in tutte le sue declinazioni, si conferma quindi uno dei fenomeni più rilevanti nel mondo dei prodotti alimentari di largo consumo”.

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