Un progetto per portare sul mercato i vini di Genagricola, prodotti sui 780 ettari di vigneto, con dentro 47 vitigni diversi, in larga parte autoctoni, da cui nascono 65 vini, di cui 56 a denominazione di origine protetta, divisi tra le cinque tenute di Piemonte (Bricco dei Guazzi, nel cuore del Monferrato, territorio della popolare Barbera), Veneto (Costa Arènte, in Valpolicella, tra Amarone e Recioto, nel Prosecco Doc con Tenuta Sant’Anna, e con V8+, nel cuore di Conegliano e Valdobbiadene, con il Prosecco Docg e Cartizze) e Friuli Venezia Giulia (Torre Rosazza, la quintessenza del Friuli), fortemente differenti tra loro, ma identitarie e ben radicate in regioni ad alta vocazione vitivinicola: ecco Le Tenute del Leone Alato, con cui, racconta, a WineNews, Francesco Domini, direttore commerciale de Le Tenute del Leone Alato (ma anche direttore operativo della produzione enologica, ndr), di uno dei gruppi più interessanti in agricoltura e nel mondo del vino, proprietà di Genagricola, la più estesa azienda agricola italiana, con 13.000 ettari coltivati, proprietà di uno dei più importanti gruppi assicurativi, Generali.
“Abbiamo voluto separare l’attività puramente agricola da quella commerciale, muovendo un primo passo per allargare l’orizzonte. Stiamo lavorando - spiega Francesco Domini, direttore de Le Tenute del Leone Alato - ad un percorso di alleanze con altre aziende, soprattutto ai fini distributivi, attraverso un progetto che ci dovrà far crescere sia sui mercati internazionali che sul mercato interno. È un obiettivo che portiamo avanti da tempo, e che prenderà forma entro fine 2021. Concretamente, avendo aziende in diverse Regioni, vogliamo completare la nostra offerta distributiva identificando dei partner in zone dove oggi non siamo presenti con nostre aziende”.
Il futuro del vino per Genagricola non guarda solo alla crescita commerciale, perché, riprende Francesco Domini, “allo stesso tempo ci stiamo guardando intorno anche per eventuali nuove acquisizioni, anche se al momento non c’è nulla di concreto ... Ovviamente, daremo priorità ai territori in cui non siamo presenti, come la Toscana o il Sud Italia. Anche se è un percorso che faremo per gradi ... Sono valutazioni che faremo dopo aver verificato i risultati dello sviluppo distributivo cui stiamo lavorando”.
Genagricola, guidata dal 2019 dall’amministratore delegato Igor Boccardo (manager che mette al centro il team e considera il cambiamento un’opportunità per migliorare, ndr) è la più estesa azienda agricola italiana (da anni negli asset portanti del gruppo assicurativo Generali) sta sviluppando parallelamente al segmento vino, la birra artigianale, i distillati (vermouth, bitter, gin, sempre da materie prime prodotte da Genagricola), il settore seminativo (grano, orzo, farro), gli allevamenti e la frontiera verde dell’energia, compreso fotovoltaico ed energie rinnovabili.
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