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TERRITORI

Tenuta Calimaia, il ritorno a Montepulciano dei Marchesi Frescobaldi

Nel 1390 Lionardo di Niccolò Frescobaldi fu Sindaco della città del Nobile, dal passato glorioso e oggi una delle prime denominazioni d’Italia

Da ovunque si arrivi a Montepulciano, la sua bellezza è conturbante. Con i miei familiari abbiamo visitato tante volte le sue bellezze, dal Duomo alla Piazza Grande, dal Tempio di San Biagio alla Chiesa di Sant’Agostino, e ai suoi magnifici vini. Qui, nel 1390, il nostro antenato Lionardo di Niccolò Frescobaldi fu Sindaco e, oggi, desideriamo rinnovare l’impegno a valorizzare l’eccellenza di un’area dal passato glorioso, con radici profonde e robuste, e oggi una delle prime denominazioni d’Italia. Ci siamo lanciati in questa nuova avventura che sono sicuro ci darà tante soddisfazioni”, racconta Lamberto Frescobaldi, presidente Marchesi Frescobaldi, presentando il primo Nobile di Montepulciano di Tenuta Calimaia (l’annata 2019, in anteprima, ndr), che riannoda le fila della grande storia del vino di Toscana, di una delle famiglie che ne ha costruito la fama, e di uno dei suoi territori simbolo.

Il nome stesso di Tenuta Calimaia deriva dalla storia: nei secoli scorsi, i Frescobaldi, insieme ad altre grandi famiglie fiorentine, contribuirono a consolidare il potere e la ricchezza di Firenze operando nelle più antiche e redditizie corporazioni medievali. Tra queste, l’Arte della Lana, dedita alla raffinazione dei tessuti di pregio, e l’Arte di Calimàla per il commercio degli stessi tessuti. E così: Tenuta Calimaia è un’interpretazione del nome della più antica delle Arti fiorentine, a celebrazione dell’impegno della famiglia Frescobaldi nel portare le eccellenze della Toscana in tutto il mondo. I 70 ettari di vigneti (Sangiovese, Merlot e Syrah) si trovano in località Cervognano, una delle aree più vocate, nella parte storica della denominazione, sulle morbide colline tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, a 300 metri sul livello del mare, esposti a corona intorno alla cantina, e che godono quindi di esposizioni diverse.

“Il nostro stile è fare parlare la terra e la diversità dei territori”, aggiunge Lamberto Frescobaldi. “I differenti terreni, le cui caratteristiche variano da tenuta a tenuta, e perfino all’interno di ognuna di esse, vengono scelti sulla base della vocazione. Abbiamo profondo rispetto per la storia delle differenti zone di produzione che vogliamo rappresentare fedelmente. L’obiettivo è il più alto livello di qualità nell’assoluto rispetto della tipicità delle nostre uve, che sono l’espressione del territorio. Questo impegno è la nostra sfida quotidiana”.

Focus - Lionardo di Niccolò Frescobaldi

La famiglia Frescobaldi fu protagonista delle vicende della città di Montepulciano già nel 1390, quando Lionardo di Niccolò ne divenne sindaco. Oltre che politico, Lionardo fu esploratore, scrittore e mercante. Partito per la Terrasanta, viaggiò nei luoghi Sacri e in Egitto tra il 1384 e il 1385, il tutto documentato in un vivace resoconto in prosa fiorentina dal titolo Viaggio in Egitto e in Terrasanta. Il libro è ovviamente il resoconto di un pellegrinaggio spirituale, ma lascia ampio spazio alla descrizione curiosa e approfondita delle città, degli usi e dei costumi dei “Saracini”, oltre che degli scambi commerciali gestiti da Lionardo nel corso del viaggio, che riguardavano prevalentemente i tessuti. Infatti, la nave su cui viaggiò Lionardo (la Cocca Pola) trasportava un ricco carico di panni di lana provenienti dal Nord, gli stessi che, lavorati e raffinati dalla Corporazione dei Lanaioli (Arte della Lana), venivano poi misurati, marchiati e inseriti nel traffico commerciale dalla Calimàla, la Corporazione dei Mercatanti di Firenze.

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