02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
L’EVENTO

La “grande bellezza” italiana e i grandi vini del mondo riuniti in memoria di Gerard Basset

A Firenze raccolto oltre 1 milione di sterline nell’evento di Liquid Icons. “Golden Wine Awards”: il n. 1 dei fine wine è Domaine de la Romanée Conti
GERARD BASSET FOUNDATION, GOLDEN VINES, ITALIA, LIQUID ICONS, vino, Italia
La “grande bellezza” italiana ai “Golden Wine Awards” a Firenze

La grande bellezza italiana del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze, abbinata ai grandi vini di tutto il mondo e alla cucina dello chef n. 1 d’Italia, il tristellato Michelin Massimo Bottura, dell’Osteria Francescana di Modena, hanno stupito il mondo. E raccolto oltre 1 milione di sterline, nella tre giorni firmata Liquid Icons, che ha messo insieme i “Golden Vines Awards” e le aste charity 2022 Golden Vines® Fine Wine, Rare Spirit & Experience Global Online Charity Auction and The 2022 Zachys Golden Vines® Live & Silent Auction”, per la Gérard Basset Foundation, la non-profit nata dall’eredità ed in memoria di Gérard Basset, protagonista per decenni della comunicazione e dell’educazione al vino, l’unico al mondo ad aver vantato i titoli di Master Sommelier, Master of Wine e Officer of the Order of the British Empire, scomparso nel 2019, che si occupa di promuovere programmi focalizzati sui temi della diversità e dell’inclusione nel mondo del vino.
Tra grandi degustazioni e cene d’autore, con il grande menù ideato da Bottura (che, a WineNews, presente all’evento, ha spiegato come “il 50% della grande bellezza dell’Italia la fanno cibo, vino e servizio, ed il cui valore va ben oltre la tavola, tema che sarà approfondito nei prossimi giorni in un video, ndr) abbinato a vini come Dom Pérignon P2, Dom Pérignon Rosé, Trimbach Clos Sainte Hune, Château Cheval Blanc e Château d’Yquem in magnum, oltre al Richard Hennessy Cognac, è andata in scena anche la consegna dei Golden Vines Award, guidata dal cantante Ronan Keating, tra le altre cose front man della band “Boyzone”, con la moglie Storm Keating.
E così, se il “Best Fine Wine Producer Award” è andato ad mito delk vino mondiale come Domaine de la Romanée Conti, cantina simbolo della Borgogna, il “Golden Vines Best Fine Wine Producer” se lo sono aggiudicati, per l’Europa, la cantina ungherese Szepsy Winery, dalla regione del Tokaji (con István Szepsy vincitore dello Hall of Fame Award), per le Americhe la celeberrima Ridge Vineyards, dalla zona delle Santa Cruz Mountains, in California, mentre per il “Resto del Mondo” il titolo è andato al più celebre marchio del vino d’Australia, ovvero Penfolds. Ancora, il premio “Sustainability Award” è andato alla storica Maison di Champagne Louis Roederer, l’“Innovation Award”, al portale di comparazione dei prezzi del vino “Wine-Searcher”, che ha sede in Nuova Zelanda, mentre il “World’s Best Rising Star Award” è stato assegnato alla The Sadie Family Wines, dal Sudafrica. Ancora, “l’Honorary Award” a Becky Wasserman, che guida la omonima realtà commercale di vini con sede a Beaune, e considerata “l’ultima pioniera di Borgogna”, mentre il “Wine & Hospitality Entrepreneur Award” è andato a Grant Ashton, Founder & Ceo di “67 Pall Mall”, a Londra.
Ogni vincitore ha ricevuto un trofeo in un cofanetto appositamente progettato e prodotto dallo sponsor Golden Vines®, Gucci. Il trofeo, a forma di tappo di champagne gigante, è stato prodotto da Amorim Cork e dal titolare del royal-warrant Grant MacDonald, celebre oreficeria di Londra, con le opere d’arte dell’artista etiope-italiano Red e la direzione creativa della famosa artista e direttrice artistica di Golden Vines Shantell Martin. Al termine della cena di gala, lo chef Massimo Bottura ha consegnato “lo scettro” dei Golden Wines a Loïc Pasquet, produttore di Liber Pater, il vino più costoso al mondo, e ad Akrame Benallal, a nome di Alain Ducasse e dello stesso Bottura, che, insieme serviranno la cena, con Liber Pater nei calici, ai Golden Vines Awards del 2023 a Parigi.
Tra le diverse iniziative di Liquid Icons, il cui Ceo è Lewis Chester, sabato 15 ottobre, Jarret Buffington dall’Australia, Sandeep Ghaey dagli Stati Uniti e Carrie Rau dal Canada sono stati ufficialmente premiati con le loro borse di studio Taylor’s Port Golden Vines Diversity Scholarships 2022 del valore di 55.000 sterline ciascuna, mentre Jian Cio dal Portogallo è stato premiato con la nuova borsa di studio Hennessy Golden Vines Diversity Scholarship in Spirits, che comprende 55.000 sterline, un programma di stage di 12 mesi presso Hennessy Cognac e i costi d’esame per la qualifica Wset di terzo livello.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli