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Il vino e la vita hanno molti tratti comuni che possono essere racchiusi in un attimo. E in un libro

Lo fa Roberto Racca in “Me la ricordo come una giornata felice” con racconti di vita nelle pagine di sinistra e storie di vino in quelle di destra
ARTE, EMOZIONI, ROBERTO RACCA, VITA, Italia
Il volume “Me la ricordo come una giornata felice”

Il vino e la vita hanno molti tratti comuni, ed entrambi possono essere racchiusi in un attimo. Ma anche in un libro, nel quale le pagine sul lato sinistro sono dedicate alla vita, senza una sequenza temporale lineare, raccontata con tutte le sue contraddizioni e con tutti i momenti meravigliosi che ci dona, e quelle sul lato destro sono invece storie di vino, quello con la “V” maiuscola, intessuto di aneddoti indimenticabili, etichette e territori, esperienze molto personali rese straordinarie, ancora una volta, dagli uomini e dalle donne e dalle loro scelte. Leggendole assieme, il vino diventa un viaggio, uno strumento nobile per distillare, riconoscere e schiarire pensieri e sentimenti. È il racconto che corre sullo stesso binario di “Me la ricordo come una giornata felice. Pagine di vite e di vino”, volume di Roberto Racca, che intreccia racconti di vita e di grandi vini idealmente accompagnati da una collezione di opere a ricamo di Annalisa Bollini intitolata “Stati d’Anima”.
Un volume (Allemandi Editore, collana “Esplorazioni” e nuova linea editoriale dedicata a storie e divagazioni intorno al mondo dell’arte, 2022, pp. 192, in lingua italiana e inglese, prezzo di copertina 30 euro) nel quale Roberto Racca, consulente strategico di importanti aziende vitivinicole italiane, fondatore della R.R. & Partners, già wine manager per un’importante multinazionale e responsabile della nascita della “Banca del Vino” di Pollenzo di Slow Food, dà voce agli stati d’anima di un appassionato uomo del vino, esplora l’anima umana e i suoi tanti stati, dalla felicità alla delusione, dalla malinconia alla forza straordinaria che serve per superare le difficoltà, anche quelle più drammatiche. L’espressione delle emozioni è ciò che rende un uomo un grande uomo: così l’autore nelle sue pagine dà voce, a tante sensazioni che ognuno di noi ha provato almeno una volta nella vita ma a cui non sa dare un nome, collegandole a quelle che si provano di fronte ad un grande vino, accendendo la scintilla della passione per il suo mondo nel lettore.
Ma racchiude anche 11 tavole dell’artista Annalisa Bollini dedicate ad altrettante opere: “Solitudine”, “Malinconia”, “Rimpianto”, “Nostalgia”, “Assenza”, “Morte”, “Tenerezza”, “Innamoramento”, “Luce”, “Buio” e “Non è la fine”, che uniscono colori, fili e frammenti di carta e di stoffa preziosa, in un ritmo sempre nuovo e inatteso. Queste emozioni sono tradotte in opere d’arte attraverso ricami dalle tinte forti o delicate, che riempiono i contorni di forme misteriose. La scelta dell’arte del ricamo non è casuale: questa pratica antica dà un valore diverso al tempo, e la cura, le pause e la precisione scandiscono l’attimo, lontano dalle mille frenesie quotidiane.

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