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VINI DA SOGNO

Il collezionismo di vino non conosce crisi: oltre 1 milione di euro per l’ultima asta di Pandolfini

Top lot la verticale di Chambertin del Domaine Armand Rousseau (21 bottiglie per 74.460 euro), per l’Italia vola il Sassicaia 1985
ARMAND ROUSSEAU, ASTE, FRANCIA, ITALIA, PANDOLFINI, SASSICAIA, vino, Italia
La verticale di Chambertin del Domaine Armand Rousseau (21 bottiglie per 74.460 euro)

Il mercato del collezionismo enoico continua a crescere senza sosta. Anche in Italia, come conferma l’ultimo catalogo, con grandi vini di Italia e Francia, battuto il 20 e 21 aprile da Pandolfini, ha incassato 1,17 milioni di euro, di cui più di 1 milione di vino, ed il resto fatto da whisky, con il 90% dei lotti venduti, per il nettare di Bacco, ed un incremento sulle stime del 146%.
“Il significato della passione - Vini pregiati e da collezione”, 636 lotti delle più importanti etichette disponibili sul mercato, era suddiviso in sessioni, ricorda Pandolfini: la prima vedeva protagonista il Piemonte e il resto d’Italia che ha confermato l’attenzione per i Baroli, con il Barolo Artistic Label Bartolo Mascarello del 1996 “No barrique, no Berlusconi” che è stato aggiudicato a 4.464 euro e, sempre dalla medesima cantina piemontese, 4 bottiglie di Barolo degli anni 2012, 2014, 2017 e 2018, passati di mano a 3.844 euro. Nella seconda sezione della mattinata le esclusive bottiglie delle più importanti cantine italiane e francesi, provenienti dalla cantina di un unico proprietario, sono state oggetto di grande interesse e gare vivaci. Una ricca selezione nella quale spicca la vendita di una verticale rosso rubino, assolutamente unica per la qualità e stato di conservazione, di 21 bottiglie di Chambertin del Domaine Armand Rousseau, di annate dalla 1998 alla 2018, che, da una valutazione di 45.000 euro, ha corso fino all’aggiudicazione per 74.460 euro ad un collezionista collegato al telefono; da ricordare anche una bottiglia di Romanée Conti 2019 Côte de Nuits venduta, ad un compratore attivo sulla piattaforma “Pandolfini Live”, per 27.740 euro, quasi il doppio della stima. Nel pomeriggio, dedicato alla Toscana, il protagonista è stato il territorio di Bolgheri: una bottiglia magnum di Sassicaia della mitica annata 1985, dopo una breve ma intensa gara ha raggiunto la cifra di 9.300 euro, un successo ribadito dall’aggiudicazione per 16.120 euro di un altro notevole lotto di Sassicaia, composto da 6 bottiglie della stessa annata. Sempre per la Toscana, che ha registrato un 100% di venduto, vanno ricordati anche gli ottimi risultati di Masseto che ha visto aggiudicare 3 bottiglie del 2007 e 3 bottiglie del 2005 entrambi a 2.480 euro, così come interessanti sono i 3.472 euro con cui è passata di mano una verticale di 13 bottiglie di Le Pergole Torte Montevertine. Il 21 aprile era focalizzato sui vini d’Oltralpe: in mattinata si andava dal dipartimento del Rodano a quello di Bordeaux passando dalla regione dello Champagne, mentre il pomeriggio era interamente dedicato alla Borgogna; e come sempre i risultati interessanti per queste eccellenti zone vitivinicole sono stati molti. Per gli Château di Bordeaux segnaliamo 12 bottiglie di Château Angelus del 2000 che sono passate di mano a 5.208 euro, 12 bottiglie di Château Cheval Blanc del 1995 aggiudicate a 4.464 euro e 2 bottiglie di Mouton Rothschild del 2000 battute a 3.224 euro.
Si è poi passati agli champagne: Salon ha visto aggiudicare 7 bottiglie di annate diverse di cui 1 magnum di Cuvée S a 9.424 euro e 6 bottiglie di Cuvée S del 1997 a 7.192 euro. Bene anche la cantina Jacques Selosse: due collezioni composte da 6 bottiglie di etichette differenti, entrambe Collection Lieux-Dits, sono passate di mano rispettivamente a 3.968 euro e 4.216 euro. 1.984 euro è, invece, la cifra con cui sono stati aggiudicati due lotti, composti ognuno da una bottiglia di Krug Clos du Mesnil del 1983. Per Dom Pérignon segnaliamo una bottiglia di P3 del 1990 passata di mano a 4.216 euro, e i 2.356 euro di una bottiglia Oenothèque del 1962, mentre una bottiglia Oenothèque del 1973 ha chiuso la gara a 2.728 euro. In apertura di sessione sono stati proposti alcuni lotti di bottiglie provenienti dal resto del Mondo, tra queste il risultato più interessante è l’aggiudicazione per 1.364 euro, più del doppio della richiesta, 2 bottiglie di Unico Vega Sicilia, l’etichetta spagnola più apprezzata e ricercata. I ricercati vini della Borgogna hanno chiuso la vendita, su tutti come sempre svetta il Domaine de la Romanée Conti con una bottiglia di Romanée Conti del 2006 aggiudicata a un collezionista collegato telefonicamente per la cifra di 17.360 euro. Tra gli altri Domaine borgognoni segnaliamo i 9.424 euro con cui è passata di mano una bottiglia eccellente di Chambertin Domaine Leroy del 2000, per Coche Dury segnaliamo le aggiudicazioni a 3.224 euro di una bottiglia di Meursault-Perrières del 2007 (lotto 599), mentre sono state battute a 4.216 euro una bottiglia e una bottiglia di Chambertin Domaine Armand Rousseau del 2012. Infine da ricordare i 19.220 euro che hanno chiuso la vendita di 6 bottiglie di Montrachet Domaine J.C. Ramonet del 2018.

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