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IL DATO ANALIZZATO DA WINENEWS

Gli Usa hanno feeling con le bollicine bio del Belpaese: l’Italia è il primo esportatore

Per l’American Association of Wine Economists, il prodotto tricolore vale 2,37 milioni di dollari per un quantitativo di 334.883 litri

Come è noto, il cambiamento dei consumi, ha portato ancora di più alla ribalta prodotti dalla beva più facile, e quindi i bianchi e, in particolar modo, gli spumanti. Prodotti che ormai si consuma sempre più a tutto pasto (ma che hanno anche un fondamentale ruolo nella mixology) e non solo durante gli aperitivi, trovando la preferenza delle nuove generazioni e non solo. I numeri dicono che, nel periodo da gennaio ad aprile 2024, le esportazioni di vino spumante italiano, a livello globale, sono vicine ai 684 milioni di euro (+11,2% in valore sullo stesso periodo 2024) ed a 160,6 milioni di litri (+14,3% in volume sul primo quadrimestre 2023) - soprattutto grazie al Prosecco (+11,2%), che, con 519 milioni di euro, copre un quinto delle importazioni di vino italiano nel mondo - a dimostrazione di come le bollicine italiane siano un volano sempre più determinante per il settore e con importazioni in crescita, guardando alle percentuali, rispetto alle altre tipologie. Quasi tutti i principali partner dell’Italia sono in crescita per quanto riguarda l’export degli spumanti, secondo i dati Istat analizzati da WineNews, ad iniziare dagli Stati Uniti, Paese di riferimento, con 170,2 milioni di euro in valore (+3,9). E proprio gli Stati Uniti dimostrano di apprezzare particolarmente anche le bollicine biologiche italiane tanto che, leggendo la tabella pubblicata da Aawe (American Association of Wine Economists), citando come fonte lo U.S. Bureau of Census, Usa Trade Online, l’Italia, nel 2023, è il principale esportatore di “organic sparkling wine” per un valore di 2,37 milioni di dollari e quindi un quantitativo di 334.883 litri per un valore di 7,09 dollari al litro.
La Spagna è seconda, a grande distanza dal Belpaese, a livello quantitativo (116.212 litri) davanti alla Francia (85.714 litri) che invece si prende la “piazza d’onore” in quanto a valore superando 1,2 milioni di dollari, forte di un prezzo al litro di 14,13 dollari. Fuori dal podio, nell’ordine, troviamo Cile, Argentina, Moldavia, Australia, Grecia, Austria, Sud Africa e Slovenia. E se gli spumanti biologici francesi raggiungono una quotazione al litro maggiore di quella dei “cugini” italiani, non possono dire di avere la leadership: Slovenia (15,49 dollari al litro) ed Austria (16,53 dollari al litro) fanno ancora meglio.

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