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IL 18 E IL 19 OTTOBRE

La degustazione più alta del mondo? A 2.950 metri in vetta al Sass Pordoi sulle Dolomiti

Nei calici di “Top Wine” i vini del Trentino Alto Adige e della Toscana “ospiti d’onore”. Un’esperienza unica per olfatto, gusto, vista, e per l’anima

Assaggiare i grandi vini del Trentino Alto Adige e alcune delle etichette più prestigiose della Toscana - dal Castello del Terriccio a Pojer e Sandri, da Abbazia di Novacella alla Tenuta San Leonardo, da Franz Haas a Colterenzio, solo per citarne alcune - a quasi 3.000 metri di altitudine, immersi nello spettacolo delle montagne italiane. È l’esperienza unica ed originale della degustazione più alta al mondo, di scena, con l’edizione n. 24, il 18 e il 19 ottobre, nel “Simposio Top Wine 2.950” sulla “terrazza delle Dolomiti”, Patrimonio Unesco, del Rifugio Maria a quota 2.950 metri sulla vetta del Sass Pordoi, in Val di Fassa.
“Degustare in quota è un’esperienza non comune per i nostri sensi. Per via della minor pressione e della riduzione dell’ossigeno, il profilo aromatico del vino che inizialmente appare un po’ trattenuto, dopo un primo momento di adattamento, restituisce aromi soffusi ed eleganti, che ci permetteranno di apprezzare la parte più raffinata del vino”, spiega il sommelier Roberto Anesi, che guiderà una masterclass che farà incontrare i grandi vini di Toscana, con il Lupicaia del Castello del Terriccio, e del Trentino, con il San Leonardo della Tenuta San Leonardo (18 ottobre), tra le oltre 20 cantine del territorio e toscane protagoniste nei calici dell’evento (19 ottobre). E che oltre a una selezione di bianchi, rossi e spumanti, offrirà un’esperienza gastronomica d’eccezione con il “Piatto Top Wine”, firmato dallo chef Giovanni Gabrielli.
Il Simposio rappresenta “un’opportunità per promuovere bellezze ed eccellenze del nostro territorio”, spiega Christian Rabensteiner della Società Incremento Turistico Canazei che promuove “Top Wine” da oltre 20 anni, in collaborazione con l’Associazione Sommelier di Fassa e Fiemme e Cedea Mineral Water, e ispirato dal maestro del giornalismo enogastronomico italiano Luigi Veronelli, per il quale “il vino è il canto della terra verso il cielo”. La “terrazza delle Dolomiti”, cuore dell’evento, fa parte del complesso a cui si aggiunge anche l’impianto funicolare realizzato nel 1963 da Maria Piaz, detta anche “Mare del Pordoi”, insieme al figlio Francesco: da quassù si ammirano le vette iconiche della catena dolomitica, dal Gruppo del Catinaccio, Sassolungo, Sella alla storica Marmolada.
Un contesto naturale che, oltre ad essere mozzafiato è davvero ad un passo dal cielo, e anche oltre, visto che nel 2024 nel Sass Pordoi è stato inaugurato il nuovo sentiero “Lunar Tour”, un percorso attraverso il suggestivo paesaggio della vetta che richiama le caratteristiche dell’ambiente lunare, per l’assenza di vegetazione tipica degli ambienti d’alta quota.

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