Caprili, con 21 ettari vitati, divisi negli appezzamenti di Vigna Madre, Ceppo Nero, Testucchiaia, Vigna Quadrucci, Vigna del Pino, Palazzetto e disposti nel cuore del quadrante sud-ovest del territorio di Montalcino, produce un totale di 75.000 bottiglie annue. L’azienda è guidata, fin dalla sua fondazione, datata 1965, dalla famiglia Bartolommei, che immise sul mercato le sue prime bottiglie di Brunello nel 1984. Oggi a guidarne le sorti c’è Giacomo Bartolommei, che continua a sfornare vini dalla cifra stilistica tendenzialmente classica, capaci di mixare potenza, vitalità e sapore, con accenti spiccatamente mediterranei. Un risultato che arriva da una maturazione separata, prevalentemente in legno grande, dei vini ottenuti nelle varie parcelle, e che si riflette in un portafoglio etichette, evidentemente all’insegna della produzione a denominazione, dai toni solari e generosi, in grado anche di esprimere articolazione e chiaro-scuri. Vini in generale ben centrati, dove i tratti del Sangiovese più verace dettano la chiave di lettura fondamentale. Ecco allora un Brunello Riserva 2016 dai toni aromatici caldi ed intensi che rimandano ad un fruttato rigoglioso, a tocchi di erbe aromatiche e ad abbondanti richiami speziati. In bocca, lo sviluppo è fitto e robusto, guidato da tannini incisivi e da ritorni fruttati all’insegna della dolcezza, culminando in un finale ampio e ancora serrato.
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