Il progetto enologico che porta il nome Carranco è nato nel 2018, arricchendo una zona che pare proprio diventata molta ambita, non solo dai più importanti produttori siciliani ma anche dalle migliori firme provenienti dal continente. Ecco allora Andrea Farinetti (Borgogno) e Francesco Tornatore (già sul vulcano con l’azienda che porta il suo nome) incrociare le loro esperienze nei terreni lavici etnei, ormai uno dei simboli enoici della Sicilia. Carranco, si trova a Verzella di Castiglione di Sicilia e conta su 8 ettari a vigneto con ceppi di 50-60 anni di età, posti a 500 metri di altitudine sul versante nord dell’Etna. Il progetto non ha ancora assunto una fisionomia definitiva, ma in previsione c’è una produzione complessiva che si porterà tra le 60.000 e le 80.000 bottiglie. Intanto lo stile aziendale è già chiaro e sembra aver imboccato la strada giusta. Cemento, terracotta e legno grande garantiscono la piena espressività del Nerello e del Carricante, oltre a conservare l’originalità dei vini prodotti sul vulcano. L’Etna Rosso Villa dei Baroni 2019, vinificato in cemento e maturato in legno grande, propone profumi sfumati che alternano toni di ribes, rosa, ciliegia, pesca matura, cenni sulfurei e leggeri tocchi di liquirizia. In bocca, il sorso è succoso e sospinto da una verve acida vivace e da tannini reattivi e saporiti, terminando con ritorni agrumati e ricordi di anice e menta.
(fp)
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