Il Brunello di Montalcino 2018 di Col d’Orcia è, nella versione “annata” prodotta in quantità certamente non confidenziali, etichetta solida capace con continuità di porsi tra i migliori. Nasce dai vigneti a sud della denominazione, che si affacciano sul fiume Orcia e matura in botti grandi di rovere per 3 anni. I suoi profumi rimandano alla rosa e alla frutta rossa matura, con tocchi affumicati, In bocca, il sorso è carnoso e dolce, dal tannino ben risolto e dal finale persistente che torna sulla ciliegia. Col d’Orcia, 142 ettari a vigneto - coltivati a biologico - per una produzione complessiva di 800.000 bottiglie - è una realtà produttiva dimensionalmente piuttosto insolita per il comprensorio di Montalcino. Di proprietà della famiglia Marone Cinzano fin dal 1973, si trova all’estremo sud del territorio comunale, sotto la frazione di Sant’Angelo in Colle. Col d’Orcia non potrebbe identificare meglio, sin dal nome, la sua sottozona. Versante sud di Montalcino che si affaccia sul fiume Orcia, confine meridionale della denominazione. Esposizione a sud e protezione dalle intemperie grazie al Monte Amiata, il tutto temperato dall’influenza del mare, giusto una trentina di chilometri più in là, in linea d’aria. Una realtà capace di guadagnarsi un posto di primaria importanza nel competitivo scenario aziendale della denominazione, grazie soprattutto a scelte stilistiche sobrie e rigorose.
(fp)
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