È Andrea Farinetti, figlio di Oscar, noto imprenditore a livello planetario, a condurre, dal 2017, Il Colombaio di Cencio (cantina nata nei primi anni Novanta nella sottozona chiantigiana di Gaiole in Chianti con l’imprenditore tedesco Werner Ernest Wilhelm). 25 gli ettari aziendali coltivati a vigneto, collocati su 3 unità produttive principali, dai versanti e dai terreni diversi: Montelodoli, Cornia e Vinci, posti ad altezze variabili sul livello del mare che vanno dai 280 ai 480 metri. La sfida, evidentemente, è quella proposta dal Sangiovese, varietà affascinante e capace di esprimersi alla grande a queste latitudini, ma anche notoriamente ostica e poco propensa ad essere “intrappolata” da protocolli produttivi che non siano in linea con la sua profonda comprensione. Per adesso i risultati sono tendenzialmente incoraggianti, anche se, i vini del nuovo corso de Il Colombaio di Cencio non hanno ancora raggiunto una solidità, specialmente stilistica, definita. Il Chianti Classico Monticello, alla base della piramide qualitativa della cantina, è ottenuto dall’assemblaggio delle uve provenienti dalle tre zone vitate aziendali ed affina per 9 mesi in tonneau e legno grande. La versione 2020 profuma di viola e rosa, con tocchi affumicati e speziati a rifinirne le sensazioni olfattive. In bocca, il vino punta soprattutto sulla fragranza e sull’agilità di beva, con un sorso sapido e ben profilato.
(fp)
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