Il Chianti Classico Novecento Riserva 2016, vinificato in cemento ed affinato per 18 mesi in legno grande, è una bella declinazione dalla cifra stilistica sobriamente moderna di un vero e proprio classico dell’enologia toscana (uscito per la prima volta nel 1990 a celebrare i 900 anni di storia di Dievole). I suoi profumi evocano frutti rossi, sottobosco tabacco e pepe ad anticipare una convincente progressione gustativa tonica, articolata, continua e fine. Magnate del petrolio con la passione per il vino, che lo ha condotto ad investire in Argentina, Uruguay, Bordeaux e Italia, Alejandro Bulgheroni, tra i 1.000 uomini più ricchi del mondo secondo Forbes, ha costruito in Toscana un vero e proprio impero enoico, con roccaforti nei migliori terroir regionali. Dal Chianti Classico a Montalcino, passando per Bolgheri, dove in pochi anni il petroliere argentino ha messo insieme oltre 300 ettari a vigneto, divisi tra le aziende Dievole, Poggio Landi, Podere Brizio, Tenuta le Colonne e Tenuta Meraviglia. Aspettando un più che giustificato assestamento complessivo dei vini prodotti in areali così diversi, quelli che già hanno acquistato una fisionomia definita e qualitativamente significativa sono senz'altro le etichette prodotte a Dievole nel Chianti Classico, che è, peraltro, il primo progetto realizzato in Toscana e che oggi conta su 80 ettari a vigneto, per una produzione di 350.000 bottiglie.
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