Il Brunello di Montalcino 2020 possiede profilo olfattivo raffinato con tocchi di viola, frutti di rovo e sottobosco e cenni balsamici e ferrosi. In bocca il sorso è dinamico e dalla trama tannica ben proporzionata, terminando in un finale ampio e persistente su ritorno fruttati e balsamici. Fu Gianni Brunelli, ritornato nei propri luoghi natali, a fondare, nel 1987, questa piccola realtà vitivinicola di Montalcino, dopo aver avviato, a Siena, l’“Osteria Le Logge”. Dopo la sua prematura scomparsa, a guidare le sorti di questa piccola cantina c’è sua moglie Maria Laura Vacca insieme alla famiglia, ma la qualità dei vini non ha subito alcun cedimento, anzi, nelle ultime vendemmie pare proprio che ci sia stato uno scatto ulteriore, a rafforzare una gamma di etichette di confortante continuità, non prive di personalità e dallo stile aggraziato. Caratteristiche che, probabilmente, stanno nelle uve dei due distinti poderi che compongono l’azienda: “Le Chiuse di Sotto” nel settore nord dell’areale di Montalcino e “Podernovone” in quello di sud-est, per un totale di 7 ettari per un massimo di 30.000 bottiglie di produzione complessiva. Un incrocio di due espressività del Sangiovese di Montalcino molto diverse, ma che riesce sempre a trovare una sintesi in vini leggiadri e di ottima tenuta nel tempo, ottenuti guardando alla tradizione: da macerazioni medio-lunghe e da invecchiamenti in legno grande.
(are)
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