VITIGNI INTERNAZIONALI A BACCA ROSSA
Cabernet sauvignon
Questo vitigno proviene dal sud-ovest della Francia, o "Bordolese". Giunse in Italia attorno alla fine dell'800, dove si diffuse soprattutto nel nord. In questi anni si è assistito ad un aumento della sua coltivazione. Coltivato con tecniche agronomiche appropriate dà vini di grande struttura e potenzialità, adatti al lungo invecchiamento. Spesso viene "tagliato" con il "Merlot", a dare origine al cosidetto taglio bordolese.
Merlot
Questo vitigno è anch'esso proveniente dal "Bordolese" ed in particolare dal circondario della "Gironda". Nella nostra penisola si è diffuso più o meno a seconda delle situazioni, assumendo grande importanza nel nord del paese, dove fornisce prodotti di notevole spessore. Per la sua precocità raggiunge livelli ottimali di maturazione anche nei climi dove la temperatura è un fattore limitante. Fornisce vini colorati e di buona struttura, che danno ai tagli bordolesi, velluto ed eleganza.
Syrah
Si pensa che il "Syrah" sia originario dal Medio Oriente, anche se parecchi sono i pareri contrari. E' molto diffuso in Francia, nella Vallata del Rodano, nelle vallate circostanti e in alcune zone dell'Ardèche. In Italia è pervenuto da oltralpe oltre sessant'anni fa. Questo vitigno è caratterizzato da una buona precocità di maturazione, e fornisce vini molto colorati e di grande struttura. Essendo un vino piuttosto neutro è adatto al taglio per arricchire vini più profumati ma carenti di struttura.
Tannat
Vitigno molto diffuso nel sud - ovest della Francia, in "Linguadoca" e in "Provenza". Esso è molto coltivato anche in Uruguay e in Argentina, mentre in Italia ha trovato scarsa diffusione. Il "Tannat" fornisce vini molto colorati, ricchi in contenuto polifenolico, per cui molto strutturati e adatti all'invecchiamento.
Grenache
Secondo la letteratura questo vitigno sarebbe l'omonimo del "Cannonao" italiano. E' un vitigno d'origine spagnola e a trovato la sua diffusione attraverso il Mediterraneo, arrivando in Francia e in Italia. Sulla nostra penisola è coltivato in Sardegna (vitigno tipico), in Calabria e in Sicilia (Provincia di Catania). Nel mondo è arrivato anche in California, Australia, Argentina e Uruguay. Esso è un vitigno molto vigoroso e proprio per questo motivo, necessita di condizioni limite per dare delle produzioni di qualità. Comunque, produce vini poco colorati, molto alcolici da usare per un invecchiamento.
Pinot nero
Appartiene alla famiglia dei "Pinots", e la Francia è la loro terra di origine. E' arrivato in Italia da vecchia data e non ovunque si è affermato. In Francia è una varietà molto importante poiché ha costituito la reputazione dei grandi vini rossi della Borgogna. Viene coltivato molto anche nella zona dello "Champagne", dove viene vinificato in bianco per l'ottenimento delle basi spumante. E' un vitigno molto precoce, e fornisce vini poco colorati, profumati e scarsamente strutturati; coltivato in condizioni climatiche ideali e con tecniche agronomiche idonee dà prodotti di pregio atti all'invecchiamento. Se vinificato in bianco fornisce complessità aromatica e struttura alle basi spumante.
VITIGNI INTERNAZIONALI A BACCA BIANCA
Chardonnay
Vitigno originario della Francia, ed in particolare della zona "Borgogna". L'epoca d'arrivo in Italia non si conosce, anche se notizie della sua presenza si ebbero dal 1600. In Francia è diffuso in "Champagne" dove viene utilizzato per la spumantizzazione e in Borgogna per la produzione di vini bianchi fermi. Molto diffuso nel nord Italia, ovvero in Lombardia, Trentino - Alto Adige e Friuli. I vini ottenuti sono a gradazione alcolica e acidità fissa piuttosto elevata. Quando il vino è giovane, spiccati sono i sentori di banana e mela, proposti con finezza ed eleganza. Se vendemmiato a maturazione completa, può dare vini da invecchiamento, grassi e molto complessi.
Sauvignon
Il "Sauvignon" è coltivato nel Bordolese, particolarmente nella regione del "Sancerre" e del "Sauterne". In Italia, è stato probabilmente introdotto da questa regione e ha trovato condizioni adatte di coltivazione in molte zone dove può esprimere il meglio di se stesso. Questo vitigno fornisce, nelle ottimali condizioni agronomiche ed enologiche, un vino bianco fine ed elegante con intensi profumi di frutta matura e fiori, morbido e vellutato, aromatico, caldo, di corpo e caratteristico. Può sopportare un breve invecchiamento.
Viognier
Non conosciamo l'origine di questo vitigno, ma è coltivato da lungo tempo nei vigneti che sorgono sulle terrazze della vallata del Rodano. E' un vitigno rustico ma molto poco fertile, tant'è vero che fornisce rese ettariali alquanto scarse. Attualmente è poco diffuso nel mondo, e viene coltivato sperimentalmente in California, nella Napa Valley.
Vinificato in purezza, fornisce un vino bianco di grande qualità, molto profumato con una gamma di sentori che ricordano la pesca, l'albicocca e il miele.
Semillon
Questo vitigno è d'origine francese, ed in particolare è bordolese. In Francia è il secondo vitigno più diffuso dopo l'Ugni blanc, tuttavia gli impianti di questa varietà sono in regressione a causa della crisi commerciale dei vini bianchi passiti. Esso è molto diffuso nel mondo tant'è vero che è coltivato in America latina, Australia, Sud Africa ed Europa del nord. Il "Semillon" fornisce dei mosti molto zuccherini e, se vendemmiato tardivamente, viene attaccato dalla muffa nobile, dando dei vini molto alcolici strutturati e di qualità superiore.
Chenin Blanc
E' un vitigno d'origine francese, molto coltivato in Francia e soprattutto nella valle della Loira. Molto diffuso anche nel mondo, dove lo troviamo, oltre che in Europa, anche in Australia, Cile, Argentina e Sud Africa. Viene spesso confuso con il Pinot bianco e con lo Chardonnay. Lo Chenin viene generalmente utilizzato per la produzione di vini dolci, che risultano essere molto fruttati e, se invecchiati, possono sviluppare una potente complessità aromatica. Viene utilizzato anche per la spumantizzazione.
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