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VINO & ARTE

Identità, storia e cultura millenaria di Siviglia protagoniste del “Calendario Di Meo 2023”

A raccontare l’atmosfera sivigliana, così simile a quella di Napoli, gli scatti di Massimo Listri, insieme ai testi di studiosi italiani e spagnoli

La Giralda, la Cattedrale, per secoli il più grande monumento della Cristianità, i Reales Alcázares, e tanti altri monumenti e luoghi che, tra identità, storia e cultura millenaria, fanno di Siviglia, la capitale dell’Andalusia, una delle città più importanti al mondo, “gemella” in Spagna di Napoli, con cui è protagonista del “Calendario Di Meo 2023”, promosso e realizzato dall’Associazione Culturale “Di Meo vini ad arte”, presieduta da Generoso Di Meo produttore di vino da anni impegnato nell’indagare i legami profondi tra Napoli, sua città di appartenenza, e le maggiori metropoli europee. Il compito di raccontare per immagini l’atmosfera sivigliana, che l’8 ottobre, al Real Alcázar, ospiterà la presentazione del calendario, è stato affidato a Massimo Listri, maestro della fotografia d’architettura e d’ambienti, che ha catturato l’eleganza di alcuni tra i luoghi simbolo della città: dodici scatti che spalancano lo sguardo su altrettante bellezze monumentali della città, dal Museo de Bellas Artes al Teatro Lope de Vega, da la Casa de Pilatos al Palacio de Marqués de la Motilla, da l’Hospital de los Venerables al Palacio Bucarelli e ancora il Palacio de la Condesa de Lebrija, la Catedral- Sala Capitular, l’Archivio de Indias.

Ad accompagnare il racconto per immagini l’introduzione dell’Ambasciatore d’Italia in Spagna Riccardo Guariglia e i saggi scritti da studiosi italiani e spagnoli: autori, musicologi, critici cinematografici ed esperti di storia dell’arte che offrono approfondimenti per indagare i rapporti che legano Napoli e Siviglia. Le firme sono quelle di Dinko Fabris, Fernando Amores, Paola Setaro, Fatima Halcón, Encarnación Sánchez García, Riccardo Naldi, Juan Ángel Vela del Campo, Yuri Primarosa, Valerio Caprara, Candida Carrino, José Vicente Quirante Rives y Roberto Alonso Moral.

La storia del Calendario Di Meo inizia per caso nel 2002, con la mostra “Fotografi in Cantina” realizzata dai fratelli Di Meo nella loro azienda a Salza Irpina, una collettiva di fotografi chiamati a interpretare ad arte il mondo del vino. Da queste immagini nasce il Calendario Di Meo 2003, ma nulla avrebbe fatto presagire che sarebbe stato il primo di una lunga serie. Arte e vino è da allora il binomio che guida il progetto a cui, negli anni, hanno partecipato tanti artisti, tra i quali Lello Esposito, Ivan Theimer, Alexander Creswell. Dal Calendario 2013 è Massimo Listri, l’autore delle 12 fotografie d’arte che scandiscono il lunario Di Meo, un viaggio a ritroso dunque, che fa riaffiorare e riassaporare i fasti della Siviglia d’un tempo.

“Qualche anno fa sono uscito incantato dalla visione di un film di Woody Allen Midnight in Paris, in cui si immaginava che il protagonista, un aspirante scrittore americano di scarso talento, in visita nella Parigi dei nostri giorni, riuscisse ogni sera, a mezzanotte, a trasferirsi nella Parigi degli anni Venti, e a incontrare, tra gli altri, due grandi scrittori americani del passato: Ernest Hemingway e Gertrude Stein”, racconta Generoso Di Meo. “Grazie ad un invito di alcuni amici a passare qualche giorno a Siviglia, nel mese di aprile, mi sono trovato proprio come il protagonista del film di Woody Allen - e senza dover attendere mezzanotte - proiettato per qualche ora nel mondo di ieri. La Feria de Abril è una vera e propria Fiesta come quella di Pamplona raccontata da Hemingway. Chi si reca nel recinto ferial - la grande area cittadina che comprende varie strade e piazze di Siviglia - lo fa a piedi, a cavallo o in carrozza, indossando abiti eleganti, che richiamano i costumi dei musicisti di Flamenco, anche solo con un particolare. Il culmine della festa è stata la mia partecipazione a una corrida spettacolo a cui mai avrei pensato di partecipare, e che invece mi ha totalmente coinvolto. Il giorno dopo, senza aver quasi dormito, tornando in aereo a Napoli, mi è sembrato di essermi svegliato da un sogno, dopo essere stato trascinato da un demone in un modo passato”, conclude Generoso Di Meo.

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