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LO SCONTRO

Il Governo italiano contro la legge belga che vuole limitare le pubblicità sugli alcolici

Inviato alla Commissione Ue un parere circostanziato su iniziativa del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollbrigida. Il plauso di Federvini
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Il Governo italiano contro la legge belga che vuole limitare le pubblicità sugli alcolici

Il Governo italiano e la diplomazia si muovono contro la proposta di legge del Belgio che limiterebbe enormemente la pubblicità delle bevande alcoliche, come riportato da WineNews già dal 29 marzo, e di cui si è discusso anche a Vinitaly. Ieri l’Italia, grazie all’iniziativa del Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha trasmesso alla Commissione Ue un parere circostanziato che ha espresso rilievi critici sui contenuti del decreto belga che vorrebbe imporre avvertenze sanitarie da adottarsi in tutte le forme di pubblicità delle bevande alcoliche. A renderlo noto la Federvini, che “accoglie con favore la tempestiva azione del Governo”.
Anche la Spagna, apprende WineNews, ha inviato dei commenti, ma il parere circostanziato è uno strumento più incisivo, perché da un lato allunga il periodo di sospensione dell’efficacia del provvedimento, e dall’altro obbliga la controparte, in questo caso il Governo del Belgio, a rispondere.
In ogni caso, “nel ribadire il sostegno alla promozione di un consumo responsabile e la necessità di tutelare i minori, impegno profondamente condiviso da Federvini - sottolinea la Federazione guidata da Micaela Pallini - il Governo ha reso noto di aver evidenziato alla Commissione europea alcune sostanziali criticità quali l’incertezza circa il contenuto del messaggio informativo sanitario che dovrà essere definito, l’ampiezza non circoscritta del termine “pubblicità” e il rischio che si producano potenziali limiti alla libera circolazione delle merci con conseguenze ignote per le imprese del settore”.
“Rimaniamo fermamente convinti che i consumatori meritino di essere correttamente informati e che sia necessario maggiore impegno nell’educazione per contrastare ogni forma di abuso di alcol. Ciò deve però avvenire nell’ambito di un corpus giuridico omogeneo a livello europeo. Permettere agli stati membri di procedere in ordine sparso non solo è contrario ai principi del mercato unico ma in ultima analisi riteniamo non vada negli interessi dei consumatori europei che finirebbero per essere destinatari di messaggi disomogenei e potenzialmente contraddittori”, ha affermato la presidente di Federvini Micaela Pallini.
L’attenzione delle Istituzioni italiane al mantenimento di un quadro regolamentare armonico nel territorio dell’Unione europea, ricorda ancora la Federazione, rappresenta un fattore essenziale per la competitività dei comparti produttivi rappresentati da Federvini, oltre che per la corretta informazione dei consumatori.
“Il parere circostanziato che il Governo ha depositato ieri è un atto che conferma ancora una volta l’attenzione e la sensibilità delle nostre Istituzioni allo sviluppo di un settore che ricopre un ruolo strategico per l’economia nazionale. Federvini accoglie positivamente quest’iniziativa - ha aggiunto ancora Micaela Pallini - che va nella direzione di contrastare un provvedimento come quello belga che rischia di minare l’uniformità del quadro normativo europeo e di determinare un impatto deleterio per gli operatori d’impresa”. Si attende ora l’avvio della fase cruciale di confronto istituzionale che vedrà in sede comunitaria la replica del Belgio ai rilievi formulati dall’Italia.

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