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“IL MONDO DELLE CHIUSURE VIAGGIA SU DUE BINARI, QUELLO DELLE CHIUSURE CLASSICHE E QUELLO DEL TAPPO A VITE, CHE NEL 2013 HANNO ROSICCHIATO QUOTE AI TAPPI SINTETICI”. PRESENTE E FUTURO DEL MONDO DELLE CHIUSURE CON CARLOS SANTOS, DG AMORIM CORK ITALIA

“Nel 2013 stimiamo che nel mondo si siano prodotte 17,5 miliardi di bottiglie di vino, che sono state chiuse per il 65% con tappi di sughero, mentre il 35% è suddiviso tra tappo a vite e tappo sintetico. La tendenza, per quello che possiamo vedere dai 103 Paesi in cui siamo presenti, è quella di una leggera crescita nel consumo del sughero, non tanto dei tappi monopezzo, quanto dei tappi tecnici, accompagnata da una crescita leggera del tappo a vite, molto più evidente sul mercato Usa che su qualsiasi altro, che portano, ovviamente, ad una perdita di quote di mercato del tappo sintetico, a cui stiamo assistendo da ormai 3-4 anni”. Così, a WineNews, il momento del mondo delle chiusure nelle parole di Carlos Santos, direttore generale di Amorim Cork Italia.
“Il mondo del vino - spiega Santos - ha sofferto meno che nel 2012, un anno davvero nero. L’aspetto importante per noi è stata la reattività, perché siamo noi a doverci adattare alle necessità delle cantine, ed in questo siamo stati lungimiranti, specie nella decisione di aumentare la capacità produttiva dello stabilimento di Conegliano proprio nel pieno della crisi, nel 2011, che ci ha permesso di farci trovare preparati alla ripresa del mercato”. Per il sano dualismo con le chiusure alternative, la preoccupazione, anche per quanto riguarda gli scenari futuri, “non c’è: il sughero è la chiusura per eccellenza del vino, ma oggi mi pare che il mondo delle chiusure viaggi su due binari ben precisi, da una parte il tappo classico, che potremmo chiamare “da cavatappi”, dall’altra i tappi a vite. Noi, però, nel frattempo, abbiamo creato tutta una serie di nuove opzioni che permette di vedere il sughero non come una chiusura tradizionale, ma come una chiusura moderna, grazie al successo del primo tappo a vite in silicone e dei tappi in sughero colorati con sostanze naturali, per dare un appeal nuovo ed avanguardistico alla bottiglia di vino. Abbiamo capacità d’innovare, per questo non c’è alcun timore per il futuro, anzi, nel 2014 lanceremo un’altra novità, di cui ancora non posso svelare niente”.
Se c’è un ambito in cui il sughero avrà sempre la strada spianata, poi, è quello dei tappi da spumante, un settore in continua crescita anche in Italia grazie al boom del Prosecco: “Amorim su questo - ricorda Carlos Santos - ha vinto la propria scommessa: in dieci anni, tra una politica di acquisizioni ed un’importante crescita organica, siamo passati da 300 a 800 milioni di tappi da spumante prodotti all’anno, ossia il 50% del fabbisogno mondiale dei tappi a fungo. Il Prosecco, del resto, che qui in Italia ha trainato la produzione, è un prodotto destinato ad avere ancora più successo”. Per il futuro, lo sguardo è rivolto a 360 gradi in ogni angolo del mondo in cui il vino continua a crescere, dall’Argentina alla Cina, dagli Stati Uniti al Cile, tra nuove acquisizioni e politica e politica espansiva.

Focus - Amorim Cork: come è andato il bilancio 2013
Il vino italiano ha chiuso un 2013 difficile, ma, comunque, in territorio positivo, un risultato che ha reso possibile la crescita di tante altre aziende dell’indotto, come la Amorim Cork Italia, sede italiana del colosso portoghese leader nel mercato delle chiusure in sughero, che ha registrato una crescita del 7,5% in volume e del 6% in fatturato, per un totale di 375 milioni di pezzi venduti pari ad un fatturato che in valore tocca i 37 milioni di euro. Il gruppo, nel suo complesso, ha chiuso il 2013 con un fatturato di 530 milioni di euro, per un totale di 3 miliardi e 800 milioni di tappi venduti, che ne fanno la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 31,7% del mercato mondiale, ed il 20,1% del mercato globale di chiusure per vino, senza dimenticare la seconda divisione per importanza, quella dei pavimenti, in cui copre una quota del 20% (il segmento dei tappi pesa, da solo, per il 60% del fatturato globale).
Una crescita importante, dovuta innanzitutto all’andamento dell’export del settore vinicolo, ma anche al rafforzamento della posizione dell’azienda nei confronti delle più importanti cantine italiane, che hanno registrato una crescita interessante, secondo l’azienda, nel consumo delle chiusure in sughero. E ancora, l’ottima performance commerciale in grado di coprire con efficacia il 100% del territorio italiano, lo sviluppo in Veneto dell’innovativo concetto Cork Express, il servizio di consulenza e vendita a domicilio dedicato alle aziende, ed infine il sensibile aumento delle cantine clienti.
“Dopo quella del 2012, nel 2013 il Gruppo Amorim ha registrato la seconda migliore performance della sua storia - spiega Carlos Santos, ad di Amorim Cork Italia - ma anche l’Italia ha fatto la sua parte. Negli ultimi due anni, infatti, riponendo la nostra fiducia nel Paese e nel settore, abbiamo scelto di operare nella sede di Conegliano, nonostante la crisi, su importanti investimenti nella modernizzazione, nel miglioramento della nostra struttura con una particolare attenzione alla qualità del lavoro per i nostri dipendenti aumentando del 30% la capacità produttiva. Abbiamo potenziato la qualità di servizio dell’azienda lavorando non solo “just in time” ma anche “just in place”, fattore primario per diventare veri partner delle cantine, oggi sempre più costrette a ridurre le scorte lavorando senza una programmazione definita da parte dei propri clienti. Siamo riusciti a dare un ulteriore impulso alla nostra reattività, adattandoci alle attuali condizioni del mercato - conclude Carlos - ed aumentando di conseguenza la forza di penetrazione; questo grazie ad una rete commerciale capillare, e al lancio di nuove soluzioni di prodotto quali Excellence, il primo tappo analizzato singolarmente pezzo per pezzo, Advantec Colours, il primo tappo colorato e personalizzabile ed Helix il primo tappo che si svita e riavvita senza l’uso del cavatappi”.

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