“I giovani di oggi sono la prima generazione veramente diversa dalle precedenti, che assomigliavano più ai genitori e per i quali il vino faceva parte della quotidianità. Il loro stile di vita è improntato sulla “leggerezza”, non in negativo, ma perché sono cosmopoliti e sempre connessi. Dobbiamo accettare l’idea che anche il vino lo vivono lontano dalla ritualità di una degustazione, e farlo rientrare tra i piaceri della vita”. Così Alberto Mattiacci, professore di Economia e Gestione delle Imprese a La Sapienza di Roma, direttore Sanguis Jovis-Alta Scuola del Sangiovese della Fondazione Banfi.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024