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LO SCENARIO

Il vino italiano cerca la crescita, dopo i primi segnali positivi raccolti a Vinitaly 2024

97.000 i visitatori in fiera, il 30% stranieri (Usa, Germania, Uk, Cina e Canada in testa). Nel 2025 appuntamento a Verona, dal 6 al 9 aprile
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Nel 2025 appuntamento con Vinitaly, dal 6 al 9 aprile (ph: Veronafiere/Ennevi)

Voglia di trasformare in realtà quei piccoli segnali positivi arrivati in questo primo scorcio di 2024, e di veder tornare a fiorire il mercato del vino che, nonostante un contesto internazionale ancora difficilissimo, prova a riprendere la crescita intravista nel post Covid, e subito interrotta nel 2023. È il sentiment generale che emerge da un Vinitaly n. 56 che si è chiuso, ieri, con 97.000 presenze tra i padiglioni, con un “leggero incremento degli operatori esteri da 140 Paesi a quota 30.070 (31% sul totale, Usa in testa, poi Germania, Uk, Cina e Canada), di cui 1.200 top buyer (+20% sul 2023) da 65 Nazioni, selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia”, spiegano i numeri ufficiali della fiera veronese, che già guarda al 2025, quando Vinitaly sarà di scena dal 6 al 9 aprile. Bilancio positivo anche per Vinitaly Plus, la piattaforma di matching tra domanda e offerta con 20.000 appuntamenti business, raddoppiati in questa edizione, e per il fuori salone “Vinitaly and the City”, che ha superato le 50.000 degustazioni (+11%).
“Vinitaly consolida il proprio posizionamento business e un ruolo sempre più centrale nella promozione internazionale del vino italiano. I dati della manifestazione, unitamente al riscontro positivo delle aziende - dice il presidente Veronafiere, Federico Bricolo - confermano gli obiettivi industriali dell’attuale governance di Veronafiere fortemente impegnata a potenziare il brand fieristico del made in Italy enologico nel mondo. Va in questa direzione il rafforzamento della collaborazione con tutti i referenti istituzionali, oggi in prima linea con Veronafiere nel sostenere l’internazionalizzazione del settore”.
“La profilazione degli operatori è tra i nostri principali obiettivi strategici - commenta l’ad Veronafiere, Maurizio Danese - un risultato già centrato nella scorsa edizione, quella della svolta di Vinitaly, e proseguito quest’anno anche nei confronti della domanda domestica, in particolare quella del canale horeca attraverso iniziative di comunicazione e marketing che hanno contribuito all’incremento delle presenze italiane. In questi giorni abbiamo registrato reazioni positive da parte delle aziende, dei consorzi e delle collettive regionali. Un’iniezione di fiducia in un momento complesso che ci vede impegnati a supportare il principale prodotto ambasciatore e apripista dell’agroalimentare del Belpaese nel mondo”.
E intanto, chiuso Vinitaly 2024, si confermano i primi appuntamenti del calendario estero: Wine to Asia a Shenzen (9-11 maggio 2024); Vinitaly China Roadshow tra Shanghai, Xian, Guangzhou (2-6 settembre 2024); Wine South America a Bento Gonçalves in Brasile (3-5 settembre 2024); Vinitaly Usa a Chicago (20-21 ottobre 2024); e Vinitaly at Wine Vision a Belgrado (22-24 novembre 2024).

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